MILANO (Reuters) - Fincantieri (MI:FCT) prevede una crescita dei ricavi del settore difesa nel lungo termine anche se le possibili acquisizioni di Oto Melara e di Thyssenkrupp Marine Systems sono in stallo, è emerso stamani dalla call con gli analisti.
Restano così in stand-by i negoziati per un'eventuale acquisizione della divisione che produce cannoni di proprietà di Leonardo, così come quelli per l'unità del gruppo tedesco che produce sottomarini, che il gruppo navale italiano acquisirebbe insieme alla tedesca Rheinmethall.
"Tutto è sospeso nella situazione attuale", ha detto il direttore generale della società Fabio Gallia.
Fincantieri quest'anno inizierà a produrre fregate militari per la marina statunitense, ha spiegato il Chief Financial Officer Giuseppe Dado sempre in call.
Il gruppo con base a Trieste si aspetta una potenziale ricaduta positiva sul settore della difesa nel medio termine se si concretizzeranno i piani europei per una difesa comune, ha spiegato nella nota sui risultati pubblicata ieri sera.
Al momento, i ricavi nel segmento della costruzione delle navi arrivano per il 69% dalle imbarcazioni da crociera contro il 31% dal settore militare. Nel lungo termine questa percentuale potrebbe salire fino al 40%, ha spiegato Dado.
Gallia ha anche specificato che la percentuale di ricavi depurati da interessi, tasse, deprezzamenti e ammortamenti (Ebitda) sul totale del fatturato rimarrà a livelli elevati nonostante "il potenziale aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime".
Quest'anno l'Ebitda margin è stato pari al 7,4% principalmente grazie al contributo positivo della costruzione di navi, dice la nota.
Fincantieri ha anche annunciato che potrebbe tornare ad una "sostenibile politica di distribuzione dei dividendi" a partire dal 2022 dopo essere tornata all'utile nel 2021.
Il gruppo guadagnava il 4,7% all'apertura dei mercati mentre alle 11,40 il titolo scambia intorno alla parità come l'indice all-share.
(Francesco Zecchini e Francesca Landini, editing Francesca Piscioneri)