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Fondazione Crt, avanzo 55 million in 2020, patrimonio netto oltre 2,27 mld

Pubblicato 10.03.2021, 18:40
Aggiornato 10.03.2021, 18:46
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MILANO (Reuters) - La Fondazione Crt chiude un 2020 segnato dall'emergenza sanitaria con un bilancio in avanzo per oltre 55 milioni, grazie anche al contributo positivo, pari a 20,6 milioni, dell'attività di negoziazione.

L'attivo risulta in riduzione dagli 86 milioni circa del 2019 mentre il patrimonio netto registra un lieve incremento superando i 2,27 miliardi. Ampiamente positiva la posizione finanziaria netta che si collocava a 387 milioni alla fine dello scorso anno.

"Chiudiamo con un risultato certamente soddisfacente un anno senza precedenti", sottolinea il segretario generale Massimo Lapucci. "La marcata diversificazione degli investimenti e una gestione attiva tutta in-house del patrimonio ci hanno consentito di far fronte alla situazione".

Fondazione Crt è pronta a collaborare con le istituzioni sul fronte del Recovery Plan per assicurare "un impiego responsabile ed efficace" dei fondi Ue.

Nel 2020 l'ente benefico ha finanziato con quasi 60 milioni di euro l'attività istituzionale, puntando su welfare, salute, contrasto della povertà educativa, ricerca e formazione, arte.

Circa 5 milioni sono stati utilizzati invece per iniziative di sviluppo con investimenti 'social impact' o 'mission related'.

A questo riguardo, in collaborazione con Banca Generali (MI:GASI) e la fintech Credimi, Crt ha lavorato per far affluire il risparmio privato alle Pmi del Nord-Ovest colpite dalla crisi.

Un centinaio di aziende sono già state finanziate nell'ambito del progetto, utilizzando oltre 15 dei 40 milioni di nuova liquidità a disposizione.

"In un momento di forte difficoltà per il tessuto produttivo e l'economia reale, acceleriamo il processo di ibridazione tra profit e non profit", esorta Lapucci.

Guardando al 2021, come azionista di banche quali UniCredit (MI:CRDI) e Banco Bpm (MI:BAMI), Fondazione Crt auspica che il divieto alla distribuzione di dividendi da parte delle autorità di vigilanza lasci spazio "a dei ragionamenti più diversificati".

Nel settore finanziario italiano Crt è presente anche in Generali sul cui andamento il segretario generale esprime soddisfazione.

"Riteniamo anche ci sia un ulteriore potenziale di crescita che, siamo certi, il gruppo saprà cogliere. Per questo valutiamo positivamente un'iniziativa come quella recente del gruppo Caltagirone, da cui puo' arrivare un impulso in tal senso oltre a rappresentare un importante segnale positivo per il sistema Paese nel suo complesso", conclude Lapucci.

Caltagirone, che è secondo azionista di Generali, di recente ha acquistato una quota dell'1% in Mediobanca (MI:MDBI), primo azionista della compagnia triestina, replicando quanto già fatto da Leonardo Del Vecchio, anch'egli azionista importante di entrambe le società.

(Valentina Za, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)

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