Investing.com - Ancora una seduta debole per il Ftse Mib che anche oggi apre in rosso, con le altre borse europee sulla stessa scia. Il francese CAC 40, il tedesco DAX e lo spagnolo IBEX 35, infatti, restano sotto la parità nei primi scambi di giornata. In leggera salita lo spread che torna sopra quota 250 punti.
Al centro dell’attenzione dei mercati le stime di crescita arrivate tra ieri e oggi dal Fondo Monetario Internazione e dall’Unione europea. Secondo il FMI, infatti, la crescita mondiale si fermerà al 3,5% nel 2019, dato più basso degli ultimi tre anni.
Inoltre, il taglio ha riguardato anche l’Italia, con il Pil che si fermerà a +0,6%, sulla stessa linea di quanto comunicato da Bankitalia nel corso di vernerdì scorso.
Anche la Commissione europea potrebbe allinearsi alla stessa previsione, secondo quanto scrive La Repubblica. La data in cui i commissari comunicheranno le loro decisioni potrebbe essere quella del 7 febbraio, quando verranno comunicate le previsioni di crescita dei vari paesi.
A Milano, intanto, prosegue il calo di Telecom Italia (MI:TLIT), al terzo giorno consecutivo, con una perdita del 2%, arrivando così ad una flessione superiore al 10% in sole tre sedute.
Tra gli altri titoli, deboli i bancari con Banco Bpm (MI:BAMI), Unicredit (MI:CRDI), Bper Banca (MI:EMII), FinecoBank (MI:FBK), Intesa Sanpaolo (MI:ISP) Ubi Banca (MI:UBI) e Banca Generali (MI:GASI) che cedono oltre l’15.
Prosegue, invece, la corsa della Juventus (MI:JUVE), che oggi guadagna oltre il 2%, con le azioni che superano l’1,52 euro, ai massimi da settembre. Solo nel mese di gennaio, il titolo ha guadagnato oltre il 40%.