Di Peter Nurse
Investing.com - I titoli azionari statunitensi apriranno in discesa questo lunedì, all’inizio di una settimana corta per festa in cui sono previsti i report sugli utili e gli importanti dati sull’inflazione.
Alle 13:00 CEST, i future Dow scendono di 30 punti, o dello 0,1%, i future S&P 500 vanno giù di 15 punti, o dello 0,3%, ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 110 punti, o dello 0,8%.
I principali indici a Wall Street sono stati al ribasso la scorsa settimana, con il Nasdaq Composite che ha registrato le perdite peggiori, -3,9%.
Il rendimento dei Titoli del Tesoro a 10 anni si attesta al 2,75% questo lunedì, con gli investitori pronti ad un aumento dei tassi di interesse aggressivo da parte della Federal Reserve.
La lettura di febbraio sull’indice sui prezzi al consumo del 7,9% ha rappresentato l’aumento annuo maggiore in 40 anni e la lettura del mese di marzo, attesa domani, dovrebbe mostrare un dato persino più alto, pari all’8,5%.
Attesi vari interventi dei policymaker della Fed questa settimana, tra cui Michelle Bowman, Christopher Waller, Raphael Bostic e Charles Evans nel corso della giornata. I loro commenti saranno seguiti con attenzione per indicazioni sul ritmo dell’inasprimento della Fed.
Questa settimana comincia anche la stagione degli utili del primo trimestre, che sarà aperta dalle grandi banche statunitensi. JPMorgan (NYSE:JPM) pubblicherà i risultati prima della campanella mercoledì, seguita da Citigroup (NYSE:C), Goldman Sachs (NYSE:GS), Morgan Stanley (NYSE:MS) e Wells Fargo (NYSE:WFC) giovedì.
Tra le notizie sulle società, Twitter (NYSE:TWTR) sarà al centro della scena dopo che il miliardario investitore Elon Musk ha deciso di non unirsi al consiglio di amministrazione della società, malgrado l’annuncio della scorsa settimana della partecipazione del 9,2%.
I prezzi del petrolio scendono questo lunedì, tra i lockdown in Cina per il peggioramento dell’ondata di COVID che pesano sulla domanda da parte del maggiore importatore mondiale.
Inoltre, i funzionari dell’Unione Europea terranno delle trattative con i rappresentanti OPEC a Vienna nel corso della giornata, nella speranza di convincere il cartello ad aumentare la produzione, con l’UE che prende in considerazione potenziali sanzioni sul petrolio russo.
Alle 13 CEST, i future del greggio USA scendono del 3,4% a 94,91 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù del 3% a 99,72 dollari. Entrambi i riferimenti sono scesi di oltre l’1% la scorsa settimana, in calo per la seconda settimana consecutiva.
Intanto, i future dell’oro sono in salita dello 0.5% a 1.955,70 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0913, su dello 0,3%.