Investing.com -- I futures azionari statunitensi sono scesi lunedì, con gli investitori nervosi in vista della pubblicazione di dati cruciali sull'inflazione che potrebbero influenzare le future riflessioni della Federal Reserve su potenziali tagli dei tassi di interesse.
Alle 06:50 ET (11:50 GMT), il contratto Dow Futures era in calo di 160 punti, pari allo 0,4%, S&P 500 Futures era in ribasso di 4 punti, pari allo 0,1%, mentre Nasdaq 100 Futures era sostanzialmente piatto.
Wall Street ha subito un inizio d'anno deludente la scorsa settimana, registrando la prima settimana di perdite in 10 settimane, mentre gli investitori hanno rivalutato le possibilità di un taglio anticipato dei tassi da parte della banca centrale statunitense nel 2024.
Le blue-chip Dow Jones Industrial Average sono scese dell'1,5% la scorsa settimana, l'ampio S&P 500 è scivolato dello 0,6% e il tech-heavy Nasdaq Composite ha registrato la peggiore performance settimanale da settembre, scendendo del 3,3% a causa dell'aumento dei rendimenti dei Treasury.
La pubblicazione dell'IPC farà chiarezza sui tassi
Il dato mensile statunitense rapporto sull'occupazione di venerdì è risultato più forte del previsto e, insieme ai verbali dell'ultima riunione della Fed, ha aumentato l'incertezza su cosa la banca centrale americana intenda fare con i tassi di interesse all'inizio del nuovo anno.
Il capo della Fed di Dallas, Lorie Logan, ha persino avvertito sabato che i tassi potrebbero essere nuovamente alzati.
"Se non manteniamo condizioni finanziarie sufficientemente rigide, c'è il rischio che l'inflazione torni a salire e inverta i progressi compiuti", ha dichiarato. "Alla luce dell'allentamento delle condizioni finanziarie degli ultimi mesi, non dovremmo ancora escludere la possibilità di un altro aumento dei tassi".
I dati sull'inflazione statunitense di giovedì potrebbero offrire maggiore chiarezza: CPI è visto in aumento dello 0,2% su base mensile, con un incremento annuo del 3,2%.
Il cruciale dato core è in aumento dello 0,2% mese su mese, trascinando il ritmo annuale al 3,8%, un livello che non si vedeva dalla metà del 2021.
Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, interverrà nel corso della sessione di lunedì e le sue opinioni saranno studiate con attenzione per conoscere il suo punto di vista sull'allentamento della politica monetaria.
Boeing crolla dopo la messa a terra del 737 Max
Nel settore societario, il titolo Boeing (NYSE:BA) è sceso bruscamente nelle contrattazioni di premercato dopo che la Federal Aviation Administration ha ordinato il fermo temporaneo di circa 171 jet Boeing sulla scia di un'avaria in volo di un 737 Max la scorsa settimana.
Inoltre, le azioni di Alaska Air (NYSE:ALK) sono scese di oltre il 4% dopo che il vettore ha cancellato più di 200 voli in seguito all'ordine della FAA.
La stagione degli utili trimestrali inizia venerdì, con i risultati delle grandi banche Bank of America (NYSE:BAC), Citigroup (NYSE:C), JPMorgan Chase (NYSE:JPM) e Wells Fargo (NYSE:WFC).
Il greggio è in rotta per i guadagni settimanali
I prezzi del petrolio sono scesi lunedì dopo che l'Arabia Saudita ha tagliato i prezzi delle sue esportazioni di greggio asiatico ai minimi di due anni, aggiungendo alla narrazione attuale che la domanda globale rimane debole.
Alle 06:50 ET, il futures U.S. crude era in calo del 2,9% a 71,68 dollari al barile, mentre il contratto Brent è sceso del 2,7% a 76,62 dollari al barile.
Il principale esportatore di greggio, l'Arabia Saudita, domenica ha tagliato il prezzo di vendita ufficiale di febbraio del suo greggio Arab Light, fiore all'occhiello dell'Asia, portandolo al livello più basso degli ultimi 27 mesi.
Tuttavia, nonostante le preoccupazioni per l'attività economica globale, entrambi i benchmark sono saliti di oltre il 2% la scorsa settimana a causa delle crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente, in seguito agli attacchi degli Houthi yemeniti alle navi nel Mar Rosso, che hanno provocato interruzioni dell'attività di trasporto nella regione.
Inoltre, gold futures è sceso dell'1,1% a 2.026,70 $/oz, mentre EUR/USD è sceso dello 0,1% a 1,0937.
(Oliver Gray ha contribuito a questo articolo).