Di Alessandro Albano
Investing.com - In attesa dei dati sull'occupazione in arrivo alle 14:30 CEST, non arrivano molte indicazioni per l'apertura di Wall Street sebbene la variazione sull'occupazione di giovedì abbia innervosito le discussioni sul futuro della politica monetaria a stelle e strisce.
Verso le 13:30 CEST, i futures sul Dow Jones sono in calo di 16 punti (-0,05%), i contratti sul S&P 500 segnano +3 punti (+0,08%), mentre per il Nasdaq (indice più sensibile alle decisioni della Fed) si prevede un avvio in rialzo di 20 punti (+0,15%).
Nonostante, secondo gli esperti, la Fed potrebbe aspettare il meeting di Jackson Hole prima di accendere le discussioni sul quantitative easing, i numeri sull'occupazione forniti dall'ADP giovedì hanno fornito un'importante prova della ripresa del mercato del lavoro.
Il rendimento del Treasury a 10 anni è salito all'1,625% dopo il report ADP, che ha mostrato un aumento degli occupati del settore privato pari a 978.000 unità a maggio, ben oltre le attese, con le richieste di sussidi di disoccupazione che hanno toccato i minimi dall'inizio della pandemia (395 mila).
Per le non farm payrolls previste oggi, il consenso degli analisti di Investing vede un aumento delle buste paga a 650 mila per il mese di maggio rispetto alle 266k di aprile.
Gli analisti di Nordea si aspettano "numeri molto più forti rispetto ad aprile, con il calo delle richieste iniziali che indica un aumento mensile di forse fino a oltre un milione".
La Federal Reserve, che ha come obiettivo la piena occupazione a discapito di un aumento dell'inflazione oltre il 2%, guarderà con molta attenzione le NFP di questo pomeriggio, con diversi membri del Fomc che si sono detti pronti già da ora ad iniziare le discussioni sul cosiddetto tapering.
Il più prominente, in questo senso, è stato il presidente della Fed di Filadelfia, Patrick Harker, che pochi giorni fa ha affermato che la banca “deve cominciare a pensare al tapering”, aggiungendo che la Fed "ha tutti gli strumenti per affrontare un aumento dell'inflazione".
La BCE osserva
Anche la Banca Centrale Europea terrà d'occhio gli appuntamenti di questo pomeriggio, sebbene il contesto europeo si discosti da quello statunitense.
L'area euro ha visto, per la prima volta dopo diversi anni, un'inflazione di poco sopra il 2% spinta dal balzo dei prezzi energetici, ma diversi "falchi" delle banche nazionali più ortodosse hanno già messo in guarda Francoforte nel reagire con i giusti tempi e non lasciare gli stimoli troppo a lungo.
Per gli analisti di Barclays (LON:BARC), "Lagarde e alcuni colleghi del consiglio direttivo suggeriscono che la BCE mira a mantenere condizioni di finanziamento molto accomodanti, date le prospettive economiche ancora molto incerte e nessun cambiamento significativo rispetto a una modesta prospettiva di inflazione a medio termine".
"Anche una leggera riduzione del ritmo degli acquisti potrebbe essere interpretata dal mercato come un tapering e compromettere il risultato delle recenti comunicazioni più accomodante sull'allentamento delle condizioni di finanziamento", affermando dalla banca d'affari britannica.
Glie esperti non prevedono modifiche sui tassi d'interesse o sugli stimoli nella prossima riunione del 10 giugno. "Il ritmo degli acquisti di asset PEPP per il terzo trimestre rimarrà nella media del secondo trimestre, in quanto, per il momento, la banca centrale cerca di mantenere le condizioni di finanziamento il più favorevoli".