ROMA (Reuters) - Claudio Costamagna, candidato alla presidenza di Generali (MI:GASI) dal secondo maggiore azionista del Leone Francesco Gaetano Caltagirone, farebbe meno operazioni di M&A ma più grandi, se all'assemblea di fine aprile la sua lista prevalesse su quella rivale promossa dal Cda uscente e sostenuta da Mediobanca (MI:MDBI).
"Vogliamo fare meno operazioni ma più grandi", dice in un'intervista appena pubblicata sul Financial Times, sostenendo che la presenza di Mediobanca nel capitale di Generali abbia "limitato" nel passato il potenziale del gruppo per grandi acquisizioni.
Il piano alternativo del team proposto da Caltagirone, che Costamagna guiderebbe come presidente con Luciano Cirinà come AD, punta a una crescita a doppia cifra dell'utile per azione, con un sostanziale risparmio di costi. A partire dall'head office e con una riduzione del compenso per l'amministratore delegato, dice l'ex presidente di Cdp.
Oggi alle 12 Costamagna e Cirinà terranno una conferenza stampa a Milano per presentare le strategie alternative al piano di Generali elaborato dall'attuale AD Philippe Donnet, candidato per un nuovo mandato dal Cda uscente.
(Stefano Bernabei, editing Claudia Cristoferi)