MILANO (Reuters) - Il tema di una fusione tra Mediobanca (BIT:MDBI) e Generali (BIT:GASI) non è mai stato sottoposto all'attenzione del Cda del gruppo assicurativo, neanche su proposta di Romolo Bardin, ex rappresentante di Leonardo Del Vecchio nel board.
Lo si legge nelle risposte alle domande dei soci pubblicate sul sito di Generali in vista dell'assemblea di venerdì.
Del Vecchio, tramite la holding Delfin, è il primo azionista di Mediobanca e terzo azionista di Generali e nell'assemblea del 29 aprile appoggerà la lista di consiglieri presentata dal secondo socio Francesco Gaetano Caltagirone, che punta a un ricambio dei vertici e a un piano per il Leone alternativo a quello presentato dall'attuale AD Philippe Donnet.
Secondo le risposte di Generali agli azionisti, il Cda non ha inoltre mai ricevuto proposte concrete per la cessione di Banca Generali, un asset importante che il gruppo prevede di far crescere per via organica, secondo l'attuale piano strategico.
A una domanda, infine, sulla possibile introduzione della figura di un direttore generale, tema caro a Caltagirone - contrario alla concentrazione di tutti i poteri sull'AD - il gruppo spiega che l'attuale struttura organizzativa è la più adeguata per affrontare le sfide future.
(Claudia Cristoferi, editing Gianluca Semeraro)