ROMA (Reuters) - Il piano di Francesco Gaetano Caltagirone per Generali (MI:GASI) prevede che il potere dell'amministratore delegato, ora ritenuto troppo forte, sia riequilibrato introducendo la figura del direttore generale e di un comitato esecutivo.
Lo ha detto Claudio Costamagna che è stato indicato come candidato presidente nella lista che il secondo maggiore azionista del Leone ha presentato per sfidare in assemblea la proposta del cda uscente appoggiata da Mediobanca (MI:MDBI).
Nella conferenza stampa di presentazione del programma che, in caso di vittoria all'assemblea di aprile, sarà il piano industriale per Generali, Costamagna e il candidato AD Luciano Cirinà hanno detto che il piano punta ad acquisizioni dell'ordine di grandezza di 4,5-6 miliardi con un contributo alla crescita inorganica del 3-4% in termini di Cagr dell'utile per azione.
Il piano, diffuso stamani nelle linee guida, indica una crescita complessiva dell'eps in media annua del 14% che include le acquisizione già fatte di Cattolica e La Medicale.
Per le acquisizioni il target geografico non esclude l'Italia e uno dei criteri sarà il ribilanciamento del business, ha detto Costamagna, secondo il quale non ci sarebbero remore rispetto a eventuali aumenti di capitale se emergessero operazioni di più grossa taglia che creino valore.
Tra le prime azioni necessarie, indicate da Cirinà, c'è quella di una riorganizzazione del posizionamento geografico della compagnia.
(Stefano Bernabei, Gianluca Semeraro, editing Sabina Suzzi)