Investing.com - Aprono in discesa i mercati azionari europei questo venerdì, dopo l’impennata della seduta precedente seguita alla notizia che la zona euro avrebbe concesso il prestito ponte da 7 miliardi di euro alla Grecia.
Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,09%, il francese CAC 40 è in calo dello 0,13%, mentre il tedesco DAX 30 segna -0,11%.
Ieri i ministri della zona euro hanno deciso di concedere alla Grecia un prestito ponte di 7 miliardi di euro dal fondo dell’Unione Europea per sostenere il paese fino all’approvazione del piano di salvataggio.
Il prestito oggi dovrebbe essere confermato da tutti i paesi membri dell’UE.
La notizia ha seguito la decisione della Banca Centrale Europea di aumentare la liquidità di emergenza alle banche greche di 900 milioni di euro; la banca ha dichiarato che sta lavorando con la convinzione che la Grecia debba restare nella zona euro.
Ieri il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che sono avvenute molte cose positive che hanno portato all’aumento della liquidità di emergenza e che la Grecia ora riuscirà a pagare i suoi debiti ed a rimborsare il Fondo Monetario Internazionale.
Negativi i titoli finanziari, con le francesi Societe Generale (PARIS:SOGN) e BNP Paribas (PARIS:BNPP) giù dello 0,08% e dello 0,59%, mentre le tedesche Deutsche Bank (XETRA:DBKGn) e Commerzbank (XETRA:CBKG) sono in calo dello 0,46% e dello 0,36%.
Tra le banche periferiche, le italiane Intesa Sanpaolo (MILAN:ISP) e Unicredit (MILAN:CRDI) segnano rispettivamente -0,03% e -0,12%, mentre in Spagna Banco Santander (MADRID:SAN) e BBVA (MADRID:BBVA) scendono dello 0,30% e dello 0,35%.
Deutsche Telekom AG (XETRA:DTEGn) è in calo dello 0,59% tra le voci di uno stallo nelle trattative per l’acquisizione della T-Mobile US Inc. della compagnia tedesca da parte della Dish Network Corp.
Al rialzo Electrolux AB ser. A (ST:ELUXa) che subisce un’impennata del 3,56% dopo che il produttore svedese di elettrodomestici ha riportato utili del secondo trimestre superiori alle stime degli analisti per via taglio dei costi nella regione di produzione.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime scende dello 0,22% per le perdite del settore minerario.
Rio Tinto (LONDON:RIO) scende dello 0,42% e Fresnillo (LONDON:FRES) segna -0,98%, mentre Anglo American (LONDON:AAL) e Bhp Billiton (LONDON:BLT) crollano rispettivamente dell’1,10% e dell’1,26%.
Negativa anche Marks & Spencer Group (LONDON:MKS) Plc, che crolla dell’1,28% in seguito alla notizia delle dimissioni di John Dixon, il direttore esecutivo della catena britannica.
Intanto, i titoli del settore finanziario passano da stabili a positivi. Barclays (LONDON:BARC) sale dello 0,01% e HSBC Holdings (LONDON:HSBA) è in salita dello 0,08%, mentre Lloyds Banking (LONDON:LLOY) segna +0,32%. Al ribasso invece Royal Bank of Scotland (LONDON:RBS), che scende dello 0,22%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura mista. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,14%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,07%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano +0,21%.