Di intelligenza artificale e ChatGPT si parla ormai da settimane, se non mesi. Molti hanno provato il tool "intelligente" e condiviso i propri feedback, come la prossima (potenziale) rivoluzione tecnologica. La società madre di questa tecnologica (OpenAI) ha visto un aumento di popolarità senza precedenti, ultimo e più imortante l'investimento di Microsoft (NASDAQ:MSFT) che, a quanto sembr, vorrebbe implementare il suo motore di ricerca Bing sfruttando a suo vantaggio questo tipo di sistema.
Normale quindi che una delle società più nell'occhio del ciclone fosse stata Alphabet (NASDAQ:GOOGL) (Google), con utenti ed investitori preoccupati che possa perdere il suo dominio incontrastato degli ultimi anni. Addirittura si è parlato di un ritorno in fretta e furia dei due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, sull'onda delle preoccupazioni.
Come sempre questi colossi però non restano a guardare, in quanto hanno mezzi e competenze per reagire in modo forte e veloce. Ecco quindi che nelle ultime ore, è uscita la notizia che in verità la stessa Alphabet stava già lavorando da diverso tempo ad un progetto simile a ChatGPT, ma con caratteristiche decisamente migliori.
Si chiama Google Sparrow.
Si tratta di un chatbot in grado di fare tutto ciò che fa ChatGPT, ma in modo più conversazionale e con la capacità di citare le fonti. La cosa interessante però è che questo tipo di progetto è già in essere dal 2020, solo che con la minaccia di ChatGPT è stato velocizzato e dato come prioritario per l'azienda.
Google Sparrow secondo i suoi sviluppatori, sarà migliore di quello di OpenAI perché, a parità di domande da parte dell'utente, vi saranno risposte più accurate. Sparrow potrà anche imparare dai propri errori tramite "apprendimento per rinforzo". In questo caso il sistema di chatbot impara anche senza che l’umano gli dica esplicitamente che una risposta è giusta o sbagliata, perché saprà interpretare altri parametri come rinforzo positivo (o negativo).
Inoltre, ChatGPT possiede un database aggiornato al 2020, e non è collegamento direttamnte al web.
Grazie a Google invece, Sparrow potrà contare su aggiornamenti frequenti e può integrato direttamente in Google Search.
Adesso inizia la sfida...chi vincerà secondo voi?