Mercoledì scorso, TKO Group Holdings (NYSE: TKO) ha ricevuto da Guggenheim la riconferma del rating Buy (acquistare) e un target di prezzo di 120 dollari. L'approvazione segue l'annuncio da parte di TKO di un accordo di transazione per due cause collettive che accusavano la società di aver violato lo Sherman Act.
L'accordo, per un totale di 335 milioni di dollari, sarà pagato a rate e dovrebbe essere deducibile dalle tasse, riducendo potenzialmente i pagamenti netti in contanti a circa 220-250 milioni di dollari.
Il contenzioso, avviato da ex atleti dell'UFC, doveva andare in giudizio il mese prossimo. Guggenheim ritiene che l'accordo sia un risultato favorevole per TKO Group Holdings per diversi motivi. Elimina l'incertezza associata a un contenzioso prolungato.
Inoltre, l'onere finanziario dell'accordo appare gestibile, data la liquidità di TKO, pari a 236 milioni di dollari alla fine del quarto trimestre. Inoltre, si prevede che la leva finanziaria netta della società per il 2024 si collochi in una fascia bassa di 2x, ben al di sotto dell'obiettivo del management che prevedeva un massimo di 3x.
La risoluzione di questa questione legale è considerata un passo positivo, in particolare perché potrebbe facilitare l'annuncio dei rendimenti per gli azionisti nel corso dell'anno. Ciò dipende dal completamento della revisione strategica di EDR in corso, che attualmente è l'altro fattore che ritarda tali annunci.
Guggenheim non prevede che l'accordo influisca in modo sostanziale sulle prospettive di rendimento del capitale della società nei prossimi anni.
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