Investing.com - I mercati asiatici hanno registrato pdati negativi nella giornata di giovedì, tra i timori per il protrarsi degli scontri in Libia e l’ impennata dei prezzi del petrolio che pesano sul sentimento dei mercati.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è crollato a -1,42%, il Kospi Composite della Corea del Sud ha segnato un calo dello 0,76%, mentre l’indice nipponico Nikkei 225 è sceso dell’1,19%.
I prezzi del petrolio sono saliti per il sesto giorno e hanno raggiunto il massimo degli ultimi 29 mesi, tra le preoccupazioni per l'interruzione delle forniture dalla Libia, ed i timori per una ripresa economica europea e statunitense che potrebbe danneggiare la crescita asiatica.
A Hong Kong, le azioni della compagnia aerea Cathay Pacific Airways precipitano dell’ 1,65%, a causa dell’incidenza del costo del combustibile sui profitti. Sempre ad Hong Kong le azioni di Air China crollano de 4,05%, mentre China Southern Airlines ha visto i titoli perdere il 3,29%.
Intanto, le azioni dei principali esportatori giapponesi perdono sull’apprezzamento yen, con un conseguente calo dei proventi da esportazione.
Le azioni del gigante dell'elettronica Sony crollano dell’ 1,51%, il più grande fabbricante automobilistico del mondo Toyota ha visto le azioni perdere l’1,74%, mentre le quote Honda, che ottiene circa il 70% del suo fatturato all'estero, hanno perso l’1,42%.
Inpex, principale produttore giapponese di petrolio ha visto i titoli svettare a +1,77%, mentre Giappone Petroleum Exploration, estrattore di petrolio e gas, ha visto le azioni segnare +1,66%.
Le prospettive per i mercati azionari europei, nel frattempo, sono ribassiste. I futures Euro Stoxx 50 segnano un calo dello 0,24%, i futures francesi CAC 40 indicano una perdita dello 0,15%,i futures FTSE 100 segnano un calo dello 0,41%, mentre i futures tedeschi Dax sono in calo dello 0,51%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno delle relazioni sugli ordini di beni durevoli e le richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulle vendite di nuove abitazioni.
Durante la fase finale degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è crollato a -1,42%, il Kospi Composite della Corea del Sud ha segnato un calo dello 0,76%, mentre l’indice nipponico Nikkei 225 è sceso dell’1,19%.
I prezzi del petrolio sono saliti per il sesto giorno e hanno raggiunto il massimo degli ultimi 29 mesi, tra le preoccupazioni per l'interruzione delle forniture dalla Libia, ed i timori per una ripresa economica europea e statunitense che potrebbe danneggiare la crescita asiatica.
A Hong Kong, le azioni della compagnia aerea Cathay Pacific Airways precipitano dell’ 1,65%, a causa dell’incidenza del costo del combustibile sui profitti. Sempre ad Hong Kong le azioni di Air China crollano de 4,05%, mentre China Southern Airlines ha visto i titoli perdere il 3,29%.
Intanto, le azioni dei principali esportatori giapponesi perdono sull’apprezzamento yen, con un conseguente calo dei proventi da esportazione.
Le azioni del gigante dell'elettronica Sony crollano dell’ 1,51%, il più grande fabbricante automobilistico del mondo Toyota ha visto le azioni perdere l’1,74%, mentre le quote Honda, che ottiene circa il 70% del suo fatturato all'estero, hanno perso l’1,42%.
Inpex, principale produttore giapponese di petrolio ha visto i titoli svettare a +1,77%, mentre Giappone Petroleum Exploration, estrattore di petrolio e gas, ha visto le azioni segnare +1,66%.
Le prospettive per i mercati azionari europei, nel frattempo, sono ribassiste. I futures Euro Stoxx 50 segnano un calo dello 0,24%, i futures francesi CAC 40 indicano una perdita dello 0,15%,i futures FTSE 100 segnano un calo dello 0,41%, mentre i futures tedeschi Dax sono in calo dello 0,51%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno delle relazioni sugli ordini di beni durevoli e le richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulle vendite di nuove abitazioni.