L'amministratore fiduciario che supervisiona la bancarotta di Mt. Gox, Nobuaki Kobayashi, ha confermato il riscatto di beni fiduciari per un valore di circa 7 miliardi di JPY (47 milioni di dollari), come parte degli sforzi in corso per risarcire i creditori della defunta borsa di criptovalute. In seguito al riscatto, il patrimonio fiduciario della proprietà è salito a circa 8,8 miliardi di JPY (59 milioni di dollari).
Questo sviluppo arriva dopo una serie di comunicazioni avviate da Kobayashi all'inizio della settimana. Lunedì ha inviato un'e-mail ai creditori della riabilitazione in merito all'inizio del rimborso per l'ingente perdita di Bitcoin derivante dall'hacking del 2014. Martedì sono apparse sui social media notizie che illustravano in dettaglio l'e-mail di Kobayashi, che descriveva un piano per vari tipi di rimborsi, iniziando con distribuzioni di contanti nel prossimo anno e potenzialmente estendendosi all'anno successivo. Tuttavia, non sono state fornite tempistiche specifiche per i singoli creditori.
Il recente annuncio porta anche la notizia di una revisione delle scadenze per questi rimborsi. Inizialmente prevista per la fine di ottobre di quest'anno, la scadenza è stata ora prorogata a una nuova data nell'ottobre del prossimo anno, per dare più tempo al complesso processo di compensazione dei creditori.
La saga di Mt. Gox va avanti dal 2014, quando la borsa con sede a Tokyo ha subito un hack catastrofico che ha portato a significative perdite di Bitcoin e alla successiva procedura di fallimento. Gli ultimi passi compiuti dall'amministratore fiduciario Kobayashi segnano un importante progresso nell'affrontare le richieste dei creditori e nell'offrire un risarcimento per uno degli incidenti più famosi della storia delle criptovalute.
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