Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha chiesto una maggiore vigilanza normativa sui rischi di liquidità associati agli assicuratori vita legati a gruppi di capitale privato. Ciò avviene in un contesto di preoccupazione per la crescente concentrazione di attività illiquide e di operazioni offshore in regioni meno regolamentate. I funzionari del FMI Fabio Cortes, Mohamed Diaby e Peter Windsor hanno lanciato l'allarme, rilevando che società come Apollo, Blackstone, Carlyle, KKR e Cinven controllano circa il 10% (850 miliardi di dollari) delle attività assicurative del ramo vita negli Stati Uniti.
Oltre il 40% delle attività di questi assicuratori legati al private equity è investito in strategie illiquide come il credito strutturato e i titoli garantiti da ipoteca. Il FMI avverte che questi assicuratori sono vulnerabili ai default societari e ai declassamenti del credito dovuti all'aumento dei tassi di interesse. L'organizzazione raccomanda di sottoporre i processi di valutazione a un'attenta revisione normativa per mitigare questi rischi.
Il recente crollo dell'assicuratore vita italiano Eurovita, di proprietà di Cinven, ha amplificato i timori dei regolatori di un forte calo del valore di questi investimenti illiquidi quando l'aumento dei tassi di interesse spingerà gli assicurati a ritirare i loro fondi. Andrew Crean di Autonomous Research sottolinea il disallineamento tra le passività a lungo termine delle assicurazioni sulla vita e i tempi di rendimento più brevi dei gestori di private equity, che accresce la crescente preoccupazione.
Il FMI suggerisce di applicare uno standard patrimoniale consolidato coerente a livello globale per limitare l'arbitraggio normativo da parte degli assicuratori che spostano le loro attività in luoghi dove le regole sono meno severe. Ciò offrirebbe regole flessibili e vantaggi fiscali, garantendo al contempo l'integrità del settore assicurativo.
La Bermuda Monetary Authority, che supervisiona le crescenti attività di riassicurazione offshore basate alle Bermuda, assicura una forte collaborazione transfrontaliera e uno scambio di informazioni trasparente con le altre autorità di regolamentazione. Tuttavia, è possibile che le operazioni di riassicurazione infragruppo abbiano un impatto sulla solvibilità degli assicuratori.
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