Investing.com - I timori per l’impennata del rendimento dei Buoni del Tesoro insieme al clima di apprensione che regna fra gli investitori per la possibilità che gli utili delle compagnie raggiungano l’apice in questa stagione, spingono a chiedersi se l’attuale mercato rialzista a Wall Street stia finalmente giungendo al termine.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni è schizzato al massimo dal gennaio 2014 del 3,035% ieri, avvicinandosi a picchi che in passato avevano scatenato frenesia sul mercato.
Il prossimo livello tecnico per il rendimento dei buoni a 10 anni è quello del 3,05%, che porterebbe il rendimento al massimo dal 2011.
L’aumento del rendimento dei bond sta alimentando la paura che i gestori di portafogli possano spostare il denaro in titoli a rendimento fisso più sicuri a scapito degli asset più rischiosi, come i titoli azionari.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro è stato spinto quest’anno da una serie di timori per l’inflazione, l’aumento del debito e l’incremento dei costi di prestito da parte della Federal Reserve.
Intanto, un altro fattore che ha contribuito all’ambiente rialzista è rappresentato dalla paura che gli utili delle compagnie abbiano raggiunto l’apice, dopo che Caterpillar (NYSE:CAT), un indicatore dell’attività economica globale, ha reso noto che il primo trimestre probabilmente sarà il migliore possibile per gli utili.
E questo ha alimentato i timori che la crescita degli utili USA sia destinata ad un calo, con l’economia che registra il picco dell’attività.
Il mercato azionario statunitense ha visto un’ottima performance negli ultimi nove anni, dopo che la crisi finanziaria globale ha comportato un’ondata di stimoli economici da parte della Federal Reserve mirata a supportare la crescita economica.
Morgan Stanley (NYSE:MS) di recente ha avvertito che gli investitori che sperano in un altro vantaggio sul mercato rialzista probabilmente saranno delusi.
“Gli aspetti ottimistici degli sgravi fiscali e gli aggressivi piani di spesa del governo vengono tenuti in considerazione per i mercati USA, mentre si tiene meno conto dei lati negativi”, si legge nel documento di 31 pagine.
Finora nel 2018, sembra che gli operatori dei mercati non stiano più comprando sul calo dei titoli azionari come avevano fatto negli ultimi anni. Al contrario, si vende sulle impennate, un segnale preoccupante per i tori.
I risultati di oggi di Amazon (NASDAQ:AMZN), nonché quelli della prossima settimana di Apple (NASDAQ:AAPL), saranno i principali eventi per determinare se il mercato rialzista continuerà o se è giunto al termine.
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