Investing.com -- Le azioni di PAG sono leggermente salite dello 0,5% venerdì, in seguito all'aggiornamento sui risultati del primo trimestre del gruppo bancario che ha superato le aspettative del management, in particolare per quanto riguarda la performance del margine di interesse netto (NIM).
Il movimento positivo del titolo riflette la fiducia degli investitori, rafforzata dal forte inizio d'anno dell'azienda.
L'aggiornamento del primo trimestre di PAG, che non ha incluso una conference call, ha evidenziato diversi indicatori finanziari chiave. Il coefficiente CET1 della società, una misura della solvibilità bancaria, si è attestato al 14%, in leggero calo rispetto al trimestre precedente ma ancora comodamente al di sopra dell'obiettivo della banca. La crescita dei prestiti è stata modesta, all'1,0% per il trimestre, mentre il portafoglio ordini dei prestiti buy-to-let (BTL) ha mostrato un significativo aumento del 24% circa su base annua.
Le prospettive per l'anno fiscale 2025 rimangono invariate, con il management che ribadisce le proprie previsioni su NIM, volumi dei prestiti, costi e rendimento rettificato del patrimonio netto tangibile (ROTE). Gli analisti hanno riconosciuto le prestazioni e il potenziale di PAG, notando le sue impressionanti tendenze operative e la possibilità di un premio di valutazione rispetto ai suoi concorrenti.
"PAG ha un eccellente slancio, tendenze operative impressionanti e c'è un potenziale catalizzatore dall'approvazione IRB. Crediamo che PAG possa sostenere una valutazione premium rispetto ai concorrenti grazie a un ROTE superiore, probabili revisioni al rialzo degli utili per l'anno fiscale 2025, coerenza degli utili e crescita. PAG ha avuto il sesto andamento degli utili più coerente dal 2000 tra 50 banche europee," secondo un analista di RBC.
"Un'analisi di regressione lineare, che suddivide la popolazione in banche a bassa e alta volatilità degli utili, suggerisce che PAG sia sottovalutata. Una minore capitalizzazione della spesa tecnologica dovrebbe portare a meno sorprese spiacevoli rispetto ai concorrenti per quanto riguarda la futura crescita dei costi. Il conservatorismo riguardo alle previsioni macroeconomiche dovrebbe anche consentire al costo del rischio di PAG di rimanere benigno negli anni successivi," ha aggiunto l'analista.
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