CHICAGO (Reuters) - Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) ha reso noto che la somministrazione di una seconda dose del vaccino contro il Covid-19 circa due mesi dopo la prima negli Stati Uniti ne ha fatto salire l'efficacia al 94% contro forme moderate e gravi della malattia.
Il dato va confrontato con una protezione del 70% fornita da una sola dose del preparato.
I dati aiuteranno J&J a far valere le sue ragioni con le autorità regolamentari Usa sull'utilità di una dose di richiamo, sebbene l'azienda sottolinei la durata del suo vaccino a dose singola come strumento per contrastare la pandemia.
Il presidente Joe Biden sta spingendo sui richiami dei vaccini alla luce di un aumento dei ricoveri causato dalla variante Delta e a J&J, unica casa farmaceutica con un preparato a dose singola approvato negli Stati Uniti, è stato chiesto di fornire prove dell'efficacia di una dose aggiuntiva.
L'azienda ha ora "generato le prove che un richiamo aumenta ulteriormente la protezione contro il Covid-19", dice in una nota Paul Stoffels, direttore scientifico di J&J.
La casa farmaceutica ha reso noto che un richiamo somministrato due mesi dopo la prima dose incrementa da quattro a sei volte i livelli di anticorpi. Nei casi in cui la seconda dose è stata somministrata a sei mesi dalla prima, i livelli di anticorpi sono aumentati di dodici volte, secondo quanto mostrano i dati presentati lo scorso mese, che indicano un significativo miglioramento della protezione nel caso di un intervallo più lungo tra la somministrazione della prima e della seconda dose.
(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)