Giovedì JPMorgan ha riaffermato il rating Overweight sul titolo Gulfport Energy Corporation (NYSE: GPOR), a seguito di una serie di incontri con gli investitori tenutisi a Dallas all'inizio della settimana con il CEO della società, John Reinhart, e il CFO, Michael Hodges. Gli incontri hanno messo in evidenza l'impegno di Gulfport Energy nei confronti dei miglioramenti operativi volti a migliorare l'efficienza del capitale.
I dirigenti hanno discusso la strategia per ottenere ulteriori incrementi di efficienza nella South Central Oklahoma Oil Province (SCOOP) e potenziali miglioramenti incrementali nell'Utica Shale, soprattutto nelle operazioni di perforazione. Hanno espresso fiducia nell'imminente sviluppo del Marcellus Shale della società, che dovrebbe iniziare all'inizio del 2025 e potrebbe coinvolgere più piattaforme di perforazione.
La direzione di Gulfport Energy ha inoltre rilevato alcune tendenze deflazionistiche, tra cui modeste riduzioni dei costi per il pompaggio a pressione, i contratti per gli impianti di perforazione e l'acciaio. La società è passata a ProFrac (ACDC) per i servizi di completamento.
A differenza di alcuni colleghi del settore del gas naturale che hanno annunciato riduzioni di attività o di volumi a causa dei prezzi bassi, Gulfport non prevede di effettuare simili aggiustamenti. Le dimensioni ridotte dell'azienda, le solide strategie di copertura e il passaggio previsto all'attività di wet gas nel 2024 dovrebbero mantenere stabili i volumi di gas naturale su base annua.
L'azienda è ben posizionata, con circa il 60% della sua produzione per l'anno fiscale 2024 coperta a un prezzo minimo medio di circa 3,70 dollari per mille piedi cubi (Mcf). Secondo le stime di JPMorgan, Gulfport genererà 213 milioni di dollari di free cash flow (FCF) nell'esercizio finanziario 24, il che rappresenta un rendimento FCF del 7% rispetto a una media del 3% tra i suoi concorrenti focalizzati sul gas. La società prevede di restituire la maggior parte di questo FCF agli azionisti tramite riacquisti, anche se alcuni fondi potrebbero essere destinati all'acquisizione di aree strategiche.
Durante gli incontri si è parlato anche di fusioni e acquisizioni (M&A), che rimangono una tendenza importante nel settore dell'esplorazione e della produzione (E&P). I dirigenti di Gulfport Energy hanno espresso interesse per l'espansione della loro scala operativa, ma hanno sottolineato l'importanza di non sovraccaricare il bilancio della società in qualsiasi potenziale transazione.
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