Di Alessandro Albano
Investing.com - Il cda della (MI:Juventus) ha approvato la proposta di aumento di capitale in opzione da €400 milioni da effettuare entro la fine dell'anno, dando seguito a quanto proposto lo scorso 30 giugno, con il titolo che fatica nella seduta pomeridiana di Piazza Affari (-0,7%).
L'iniezione di liquidità, si legge nella nota diffusa dal club, s'inserisce nel contesto "delle misure atte a far fronte ai rilevanti impatti economici e patrimoniali della pandemia da Covid-19 e consentirà di rafforzare la struttura patrimoniale della Società e riequilibrare le fonti di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici".
Grazie al nuovo capitale vengono quindi confermati i piani di sviluppo per gli esercizi 2019/24 che includono "il consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, il mantenimento della competitività sportiva e l'incremento della visibilità del brand Juventus".
L'azionista di maggioranza Exor (MI:EXOR), che detiene il 63,8% del capitale della società bianconera, si è impegnato a sottoscrivere l'aumento per la quota di propria pertinenza.
Grazie al sostegno della holding di John Elkann, inoltre, è stato deciso di procedere con la richiesta di un versamento in conto futuro aumento di capitale da parte del socio stesso per complessivi 75 milioni, "al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria della Società nelle more dell’esecuzione dell’aucap".
Nell'operazione, Goldman Sachs International, JP Morgan (NYSE:JPM), Mediobanca (MI:MDBI) UniCredit (MI:CRDI) Corporate & Investment Banking, i joint global coordinators e joint bookrunners, hanno sottoscritto un accordo di pre-underwriting con la società, e si sono impegnate a stipulare un accordo di garanzia "per la sottoscrizione e liberazione delle azioni di nuova emissione che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati".
Dopo aver comunicato a fine giugno l'intenzione di aumentare il capitale, il club torinese ha fatto sapere che l'impatto del Covid è stimato intorno a 320 milioni complessivi a valere sugli esercizi 2019/2022, alimentando i dubbi circa la saluta finanziaria del club.
I primi sei mesi dell'esercizio 2020/2021 sono stati chiusi con una perdita netta in crescita del 126% a -113,6 milioni, con debito netto pari a 357,8 milioni (+31 milioni su base annua) e ricavi in calo a 258,3 milioni dai precedenti 322,3 milioni.