Investing.com - Grandi movimenti all’interno della lista dei titoli che compongono il Ftse Mib. Dal 27 dicembre, infatti, la Juventus (MI:JUVE) entrerà nel principale indice di Piazza Affari, accompagnata da Amplifon (MI:AMPF), dopo che già la scorsa settimana DiaSorin (MI:DIAS) aveva preso il posto di Luxottica (MI:LUX).
Da fine dicembre, dunque, le aziende del Ftse Mib che fanno riferimento alla famiglia Agnelli diventeranno quattro, con il titolo bianconero che si unirà a Fiat (MI:FCHA), Ferrari (MI:RACE), Exor (MI:EXOR) e CNH Industrial (MI:CNHI).
Il titolo Juventus è presente in borsa dal 2001, a seguito dell’aumento di capitale e della cessione di una quota della finanziaria Ifil (ora Exxor), holding della famiglia Agnelli, a cui si aggiunse la dismissione di una significativa quota di partecipazione dell’allora amministratore delegato, Antonio Giraudo.
Al primo aumento di capitale ne erano seguiti altri due realizzati per affrontare il trend negativo che aveva visto il culmine negli anni successivi a “Calciopoli”, periodo in cui si era ipotizzato anche il delisting.
Con il tempo, il titolo si è stabilizzato sul mercato, tornando ad essere redditizio nel 2017 grazie ai positivi risultati calcistici in campo italiano e europeo. L’exploit del prezzo del titolo è arrivato con l’acquisto della scorsa estate del fenomeno portoghese Cristiano Ronaldo, con una crescita delle quotazioni superiore al 100%.
Si tratta di “un passaggio emblematico: deve aiutarci a riflettere sul cambiamento della attività produttiva”, spiega Emilio Barucci, docente di matematica finanziaria al Politecnico di Milano. Se lo sport era “un’attività che fino a qualche decennio fa era lontana dalla logica del business, c’è una metamorfosi in atto”, continua Barucci, sentenziando che “il calcio è ormai una industria del Paese mentre si affermano i servizi, l’intrattenimento è business”.
Nel frattempo, a Piazza Affari il titolo Juventus viaggia in controtendenza e sta guadagnando oltre il 2%, con gli acquisti che proseguono dopo la decisione della Borsa Italiana arrivata il 5 dicembre scorso. Bene anche l’altra futura compnente del Ftse Mib, Amplifon, in crescita di oltre l’1%.
Ad uscire dal Ftse Mib saranno due titoli vicini alla famiglia Berlusconi: Banca Mediolanum (MI:BMED) e Mediaset (MI:MS). Titoli che resteranno nella lista di riserva, insieme a Hera (MI:HRA) e Cerved Information Solutions (MI:CERV).
I due titoli restano deboli a Piazza Affari, con Mediaset che cede intorno al 5%, indebolita anche dalla notizia del taglio del target price a 2 euro rispetto ai precedenti 3,1 euro da parte di Jp Morgan. Banca Mediolanum, inoltre, cede intorno all’1%.