Di Senad Karaahmetovic
L’agenzia di presiti di criptovalute Voyager Digital (TSX:VOYG) questo mercoledì ha chiesto la bancarotta assistita, facendo appello al Chapter 11, che consente alle società di riorganizzare i propri asset e debiti sospendendo tutte le dispute legali in corso.
La mossa arriva appena dopo una settimana che la società aveva sospeso prelievi, trading e depositi, chiedendo più tempo per elaborare una diversa strategia aziendale.
Nel documento presentato, la società stima di avere oltre 100.000 creditori e tra 1 e 10 miliardi di dollari di asset.
“La prolungata volatilità e il contagio sui cripto mercati negli ultimi mesi, nonché il default di Three Arrows Capital su un prestito della sussidiaria della compagnia, Voyager Digital, LLC, richiedono di adottare un’azione deliberata e decisiva ora”, ha affermato l’amministratore delegato Stephen Ehrlich.
In un altro post su Twitter, Elrich ha detto ai clienti che la decisione preserverà i loro asset e contribuirà a “massimizzare il valore per tutti gli azionisti”, in particolare i clienti.
In base al documento di bancarotta, l’agenzia di cripto-trading Alameda Research era il maggiore singolo creditore di Voyager, con prestiti non garantiti del valore di 75 milioni di dollari.
Alameda aveva investito su Voyager l’autunno scorso, con un accordo che era stato definito una “alleanza strategica” con un “chiaro pioniere” nel cripto mondo.