L'indicatore alternativo della Bank of America suggerisce le prospettive più ottimistiche per gli investimenti nel mercato azionario da oltre un anno e mezzo.
Il Sell-Side Indicator (SSI), che misura la percentuale media di titoli raccomandati dagli strateghi in un portafoglio d'investimento diversificato, è aumentato di un punto percentuale, raggiungendo il 54,6% a dicembre.
Gli esperti di mercato indicano che questo aumento segna il secondo mese consecutivo di variazione positiva e il maggiore incremento mensile in oltre tre anni, indicando un cambiamento significativo nelle prospettive di mercato.
"L'SSI è storicamente servito come indicatore alternativo, ovvero ha indicato una prospettiva di mercato positiva quando il sentimento degli investimenti era estremamente negativo, e il contrario quando il sentimento era molto positivo", spiegano gli esperti di mercato.
Pertanto, l'SSI implica che "il sentimento degli investimenti sta ora superando le precedenti preoccupazioni", hanno osservato.
Il livello attuale dell'indicatore prevede un rendimento a 12 mesi del 13,5% per l'indice S&P 500, che equivarrebbe a un livello dell'indice di circa 5.400 punti alla fine del 2024.
Per quanto riguarda le scelte di investimento, gli esperti di mercato preferiscono le azioni ai titoli del Tesoro americano con scadenza decennale. Suggeriscono di prepararsi a una crescita economica, a tassi d'interesse e a un'inflazione che potrebbero superare le attuali aspettative, e prevedono una riduzione dei tassi d'interesse inferiore a quella prevista dal mercato.
"Nel 2022 abbiamo osservato un significativo spostamento di capitali dalle azioni alle obbligazioni, motivo principale della nostra attuale preferenza per le azioni rispetto alle obbligazioni in vista del 2023. Sebbene il sentimento d'investimento abbia iniziato a riprendersi, la ripresa è stata graduale, con la percentuale media di azioni consigliata che è aumentata solo di 1,6 punti percentuali nell'ultimo anno (rispetto a un calo di oltre 6 punti percentuali nel 2022)", hanno dichiarato.
"L'aumento della percentuale di azioni consigliate è stato finanziato principalmente dalla riduzione della liquidità, con una diminuzione media della liquidità consigliata di 1,2 punti percentuali all'1,9%, il livello più basso registrato nei nostri dati", hanno aggiunto.
Nonostante le prospettive ottimistiche sulle azioni, il sentimento di investimento verso le obbligazioni è ancora favorevole. L'allocazione media consigliata per le obbligazioni è leggermente diminuita nel 2023, ma rimane elevata, all'88° percentile.
Gli esperti di mercato suggeriscono che questa continua preferenza per le obbligazioni rispetto alla liquidità potrebbe segnalare l'aspettativa che la Federal Reserve statunitense attuerà un significativo allentamento monetario nel 2024 e che la crescita economica potrebbe essere più debole di quanto sperato, portando gli investitori a cercare investimenti più sicuri.
"Privilegiamo le azioni rispetto ai titoli del Tesoro americano a 10 anni e raccomandiamo di prepararsi a una crescita economica, a tassi d'interesse e a un'inflazione più elevati del previsto, nonché a un numero di riduzioni dei tassi d'interesse inferiore a quello previsto dal mercato", concludono gli esperti di mercato.
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