L'ex amministratore delegato di BT Philip Jansen starebbe preparando un'offerta, sostenuta da fondi di private equity, per l'acquisizione di Rentokil Initial, un'importante società di gestione dei parassiti nel Regno Unito.
Come riportato dal Sunday Times, Jansen starebbe negoziando con gruppi di private equity per assumere il ruolo di presidente esecutivo di Rentokil, che ha affrontato sfide da quando, lo scorso ottobre, ha pubblicato un avviso di profitti inferiori al previsto. Recentemente, l'investitore attivista Nelson Peltz ha reso nota la sua partecipazione come uno dei primi dieci azionisti della società.
Lunedì il prezzo delle azioni della società è aumentato di oltre il 10% sul mercato azionario di Londra.
Rentokil ha incontrato problemi in seguito all'acquisto da 6,7 miliardi di dollari della società statunitense Terminix nel 2022. L'operazione ha consentito alle società fuse di ottenere una quota del 30% del mercato statunitense, ma ha anche comportato difficoltà operative, come la duplicazione dei percorsi di servizio per l'eliminazione degli infestanti.
Secondo l'articolo, Jansen e i suoi sostenitori finanziari intendono risolvere queste difficoltà operative e utilizzare Rentokil come base per l'acquisto di altre aziende di gestione degli infestanti negli Stati Uniti, con la possibilità di rendere l'azienda nuovamente pubblica sul mercato statunitense, dove questo tipo di aziende sono tipicamente valutate a un tasso più elevato.
Un'offerta di acquisizione per Rentokil potrebbe essere valutata intorno ai 15 miliardi di sterline, incluso un tipico aumento di prezzo del 30%, posizionandosi come una delle più grandi fusioni e acquisizioni degli ultimi tempi. Un'operazione di questa portata richiederebbe probabilmente la partecipazione di diversi gruppi di private equity.
Rentokil non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all'acquisizione, ma gli analisti di RBC Capital Markets hanno dichiarato di non scartare la possibilità "considerando la nostra opinione che il valore di mercato della società è significativamente inferiore a quello che dovrebbe essere e che avrebbe senso finalizzare l'integrazione lontano dal pubblico scrutinio".
"Ciononostante, continuiamo a credere che l'attuale leadership di Rentokil stia prendendo le decisioni giuste e confidiamo che porterà avanti i suoi piani di crescita e di fusione con Terminix - prevediamo che i risultati finanziari del primo semestre, che saranno pubblicati giovedì, lo confermeranno", hanno proseguito.
Anche se la notizia di una potenziale acquisizione non è stata confermata, RBC suggerisce che potrebbe "stabilire un valore minimo per il titolo e potenzialmente eliminare le posizioni di vendita allo scoperto".
Jansen e le società di private equity non sono gli unici a suggerire una maggiore enfasi sul mercato statunitense come strategia per affrontare i problemi di Rentokil.
I membri del fondo Trian Partners di Peltz si sono incontrati con i dirigenti di Rentokil il mese scorso, raccomandando all'azienda di concentrarsi sul mercato statunitense e di pensare di spostare la propria quotazione in borsa, analogamente a quanto hanno fatto altre aziende del FTSE 100 come Flutter, la società madre di Paddy Power.
Il gruppo ha raccomandato a Rentokil di ritirarsi dai mercati in cui non ottiene buoni risultati. Attualmente Rentokil opera in oltre 90 Paesi. Trian avrebbe anche chiesto un rappresentante nel consiglio di amministrazione e un cambio dell'amministratore delegato della società.
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