Lusso, vendite globali verso calo 2% in 2024, uno degli anni più deboli di sempre - Bain

Pubblicato 13.11.2024, 13:18
© Reuters. Il logo di Louis Vuitton all'esterno di un negozio a Parigi, Francia, 27 gennaio 2020. REUTERS/Gonzalo Fuentes/Foto d'archivio
LVMH
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MILANO (Reuters) - Quest'anno le vendite di beni di lusso personali si avviano a calare del 2% ai tassi di cambio correnti, con gli aumenti dei prezzi e l'incertezza economica che stanno riducendo per la prima volta in assoluto la base clienti del settore.

È quanto afferma la società di consulenza Bain & Company.

Nel suo seguito rapporto su un mercato da 363 miliardi di euro Bain ha stimato un calo delle vendite del 20-22% in Cina, che si è trasformata in un freno dopo un boom durato anni prima della pandemia, alimentato da una classe media ricca e in crescita.

Le previsioni includono l'effetto delle variazioni nei cambi.

"È la prima volta che il settore dei beni di lusso personali registra un calo dalla crisi del 2008-2009, fatta eccezione per la pandemia", ha detto a Reuters Federica Levato, partner di Bain, in occasione della pubblicazione dell'ultimo rapporto sul lusso da parte della società di consulenza.

Il rapporto probabilmente desterà preoccupazioni tra gli investitori di gruppi del lusso come Lvmh e Kering (EPA:PRTP), i cui titoli sono scesi significativamente quest'anno a causa del rallentamento in Cina.

Si prevede che le vendite globali di beni di lusso per la persona, che coprono abbigliamento, accessori e prodotti di bellezza, rimarranno stabili a tassi di cambio costanti nel periodo delle festività, con una performance della Cina ancora negativa, ha aggiunto Levato.

La tendenza dei brand a un posizionamento dei propri prodotti in una fascia di prezzo più alta, unita alla minore fiducia dei consumatori in un contesto di guerre, rallentamento economico in Cina ed elezioni in tutto il mondo, ha portato molti clienti, soprattutto i più giovani, a rinunciare agli acquisti.

"La base di consumatori del lusso è diminuita di 50 milioni negli ultimi due anni, partendo da un totale di circa 400 milioni di consumatori", ha detto Levato.

Le prospettive di crescita del mercato dipenderanno in parte dalle strategie che i marchi sceglieranno di adottare, anche in riferimento ai prezzi, ha aggiunto.

A segnalare ulteriormente il fatto che i prezzi elevati frenano i consumatori, Bain ha detto che il canale outlet sta invece ottenendo risultati molto robusti, con i clienti che vanno alla ricerca di acquisti di maggior valore.

Secondo il rapporto di Bain, nel 2025 il settore dei beni di lusso personali dovrebbe registrare una crescita tra lo 0% e il 4% a tassi costanti, sostenuto dalle vendite in Europa e nelle Americhe, con una Cina in ripresa nella seconda parte dell'anno.

© Reuters. Il logo di Louis Vuitton all'esterno di un negozio a Parigi, Francia, 27 gennaio 2020. REUTERS/Gonzalo Fuentes/Foto d'archivio

Levato ha affermato che la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti ha eliminato un fattore di incertezza e che i previsti tagli dei tassi e il possibile taglio delle tasse potrebbero incoraggiare una maggiore spesa tra i consumatori americani.

A differenza dei beni personali, si prevede che la spesa per esperienze di lusso, ad esempio nei settori dell'ospitalità e della ristorazione, avrà un andamento positivo quest'anno, aggiunge Bain.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)

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