(Reuters) - L'Italia prevede di incassare circa 68 milioni di euro grazie all'inasprimento della web tax e all'aumento della tassazione sulle plusvalenze delle criptovalute, secondo quanto emerge dal testo della manovra per il 2025.
Nel 2019, l'Italia ha introdotto un prelievo del 3% sui ricavi delle transazioni via internet per le aziende digitali con un fatturato di almeno 750 milioni di euro, di cui almeno 5,5 milioni realizzati in Italia.
Ma il testo della manovra depositato in Parlamento elimina queste condizioni minime necessarie per l'applicazione dell'imposta, con una mossa che dovrebbe portare 51,6 milioni di euro in più rispetto all'attuale gettito di 400 milioni.
Sebbene il gettito non sia significativo, la web tax rivista potrebbe scatenare ritorsioni da parte degli Stati Uniti, come riportato in precedenza da Reuters.
Washington ha minacciato dazi in risposta alle tasse digitali unilaterali in Europa come quella italiana, che si applica a Meta Platforms Inc, Google (NASDAQ:GOOGL) e Amazon (NASDAQ:AMZN).
L'Italia punta inoltre a raccogliere altri 16,7 milioni di euro aumentando la tassa sulle plusvalenze derivanti da criptovalute come il Bitcoin al 42% dal 26%.
(Tradotto da Redazione Roma, editing Antonella Cinelli)