Investing.com - Giornata “complicata” per il titolo Mediaset (MI:MS) che a poche ora dalla chiusura a Piazza Affari cede oltre l’8%, con le azioni quotate a 2,434. Il titolo, dunque, non approfitta del recupero del Ftse Mib, intorno alla parità, toccando i minimi dal dicembre 2016 quando ci fu il tentativo di scalata da parte di Vivendi (PA:VIV).
Il gruppo del biscione ha rilasciato i dati sugli utili relativi al terzo trimestre di quest’anno, risultati migliori delle stime grazie ai ricavi della pay-tv e alla raccolta pubblicitaria, sostenuta dalla Coppa del Mondo di calcio.
Proprio l’esaurirsi della spinta legata ai mondiali di calcio sta attirando le vendite sul titolo, con il dato di ottobre della raccolta che segna un -1%, con il “trend che dovrebbe essere confermato nei prossimi mesi”, prevedono gli analisti di Equita. “Sul 2019 la visibilità rimane molto bassa a causa delle incertezze per lo scenario macroeconomico”, aggiungono gli esperti.
Gli stessi esperti hanno ridotto “la stima di raccolta pubblicitaria 2018 in Italia da +1,8% a +1,3% per l'effetto calcio (il quarto trimestre e' atteso a -1%) e sul 2019 riduciamo dal precedente -2,2% a -3,4% (effetto World Cup e Diritti del Calcio). La stima di Ebit 2018 della integrated Tv e' limata del 3% a 125 mln e quella 2019 del 9% a 225 mln”, concludono da Equita.
A seguito di questa analisi, Equita decide di abbassare il target price a 3,2 euro (-4%), confermando il ratind hold. Stessa decisione è stata presa da Banca Akros (da 3,7 a 3,6 euro), prevedendo un quarto trimestre caratterizzato da una r”accolta pubblicitaria negativa”, provocando una revisione al ribasso degli utili.
Previsioni pessimistiche anche per Barclays (LON:BARC), Jp Morgan, Mediobanca (MI:MDBI), Kepler e Mainfirst, tutte in previsione ribassista sul target price.