ROMA (Reuters) - Nonostante le difficoltà, la situazione in Libia sta lentamente migliorando, hanno spiegato oggi i ministri di Esteri e Difesa Paolo Gentiloni e Roberta Pinotti, anche se l'intervento dei miliziani del generale Khalifa Haftar nella cosiddetta "Mezzaluna petrolifera" danneggia il il processo di stabilizzazione.
"Bisogna prendere atto del fatto che in questi nove mesi sono stati fatti dei passi avanti", ha detto Gentiloni davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.
"Pur riconoscendo che la situazione è ancora frastagliata e con elementi di fragilità, ci sono oggettivamente passi concreti che valutiamo molto positivi", gli ha fatto eco Pinotti.
"Credo che il nostro impegno oggi, al di là di confermare il sostegno a (il primo ministro del governo di unità nazionale Fayez) Sarraj e in particolare alla lotta contro Daesh, sia... di dialogare con le componenti legate al generale Haftar", ha detto anocra Gentiloni.
Pinotti ha sottolineato che "a Sirte l'area controllata da Daesh è molto limitata, le forze libiche l'hanno di fatto sigillata" impedendo l'eventuale fuga di jihadisti verso il deserto a sud, difficilmente controllabile.
"A fine settembre possono iniziare le attività di addestramento di Guardia costiera e Marina libiche... Si è finalmente ad un passaggio operativo", ha spiegato Pinotti.
La ministra ha poi confermato che l'Italia è pronta a schierare su richiesta delle autorità libiche 300 persone (tra personale sanitario e soldati) per allestire e gestire un ospedale militare da campo a Misurata.
"Un'aliquota è per la funzione sanitaria, 65 tra medici e infermieri; una seconda di 135 unità per il supporto logistico generale... e una terza di 100 unità" a protezione della struttura, che sarà a regime in tre settimane garantendo 50 posti letto e lavorerà in sinergia con l'ospedale civile di Misurata.
"Mandiamo dei medici in Libia con la naturale protezione militare", ha sottolineato Gentiloni rispondendo ad alcune polemiche sulla missione 'Ippocrate'.
Il titolare della Farnesina ha ricordato la recente nomina del nuovo ambasciatore a Tripoli, Giuseppe Perrone, in vista della riapertura della nostra rappresentanza diplomatica in Libia.
(Antonella Cinelli)
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