L’analisi di Amundi sulle esitazioni dei mercati azionari europei, in ritardo nel recupero dai minimi, mentre l’America corre in avanti trascinata soprattutto dal Nasdaq
I mercati azionari europei sembrano esitanti a seguire la strada di Wall Street, che anche se tra alti e bassi ha recuperato molto dai minimi del 23 marzo riducendo il passivo da inizio anno a grazie soprattutto al Nasdaq, trainato dai colossi dell’online Amazon (NASDAQ:AMZN) e Netflix (NASDAQ:NFLX) e dalla tecnologia e biotecnologia in generale. Giordano Beani, Head of Multi-Asset Fund Solutions Italy Amundi SGR, paragona i mercati del Vecchio Continente al ‘cicognino’ descritto da Dante Alighieri nel Canto XXV del Purgatorio che solleva l’ala per la voglia di volare, ma poi non si arrischia di lasciare il nido e la mette giù.
EUROPA IN RITARDO SULLE MISURE MONETARIE E FISCALI DI CONTRASTO ALLA PANDEMIA
Secondo l’esperto di Amundi l’esitazione dell’azionario europeo è dovuto a due ordini di ragioni, una politico-economica e l’altra legata alla composizione dei listini. Gli Stati Uniti hanno infatti affrontato con risolutezza monetaria e fiscale il blocco economico causato dalla pandemia. La Fed, infatti, ha ampliato la sua mission dall’obiettivo di mantenere la liquidità a quello di aiutare imprese e famiglie ad uscire dall’emergenza. In Europa, invece, ci si muove in ordine sparso mentre manca ancora un coordinamento efficace, mentre anche a livello di politica monetaria, con la Bce che non ha ancora adottato le misure ugualmente aggressive, come ad esempio l’acquisto dei titoli non “investment grade”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge