Di Mauro Speranza
Investing.com – Trimestrale in netta perdita per Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), in calo di 244 milioni di euro, in peggioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno. Il risultato “include rettifiche addizionali non ordinarie per 193 milioni” su crediti performing e non performing “legate al nuovo contesto macroeconomico”, spiega la banca in una nota.
I primi tre mesi dell'anno, sottolineano da Mps, sono stati “impattati dall’emergenza coronavirus” e sul risultato netto hanno inciso anche “componenti negative non operative per 112 milioni di euro”.
Il risultato operativo è arrivato a 181 milioni, “con buona tenuta delle commissioni, stabili nel trimestre nonostante l'emergenza", mentre è cresciuta nei primi due mesi dell'anno "la dinamica commerciale grazie alla forza della rete".
Il trimestre ha anche visto un aumento dei nuovi mutui per 1,9 miliardi di euro, cresciuti del 13%, e una crescita dei prodotti di risparmio gestito collocati per 3,2 miliardi (+22%) a cui si aggiunge l'incremento della raccolta commerciale di 3,1 miliardi.
I ricavi complessivi sono stati pari a 729 milioni di euro, segnando un calo del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a causa della “flessione del margine di interesse riconducibile al calo degli attivi commerciali fruttiferi e dei relativi rendimenti solo in parte compensata dall’aumento delle commissioni nette derivante dai maggiori proventi sulla gestione del risparmio”.
Flessione del 20% per il margine di interesse, risultato pari a 327 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo 2019, sul quale ha influito “il calo degli attivi commerciali fruttiferi e dei relativi rendimenti”.
Inoltre, aggiungono dalla banca, “il risultato del 1° trimestre 2020 si pone in calo anche rispetto al trimestre precedente (-1,9%) principalmente per il minor contributo degli impieghi commerciali e per il maggior costo della raccolta di mercato, in relazione citate emissioni di obbligazioni istituzionali effettuate nel mese di gennaio 2020”.
Migliorano, invece, le commissioni nette del primo trimestre 2020, arrivate a 370 milioni di euro con un aumento del 3,1% rispetto allo stesso trimestre 2019. In questo caso, il beneficio è arrivato “principalmente dai maggiori proventi sulla gestione del risparmio, in particolare sul collocamento prodotti, realizzati nel corso dei primi due mesi dell’anno successivamente compensati dalla forte riduzione dei flussi di collocamento avvenuta progressivamente nel mese di marzo a seguito del diffondersi della pandemia COVID-19”.
Mps e il coronavirus
Monte dei Paschi di Siena definite “tempestiva ed efficace” la sua risposta all'emergenza da coronavirus, con “la continuità operativa garantita da subito, con medie settimanali dei dipendenti in lavoro agile anche oltre l'85% e con un'efficiente turnazione dell'apertura delle filiali per il supporto a famiglie e imprese". È proseguito inoltre "il percorso di riduzione del gross Npe ratio: è all'11,8%, contro il 12,4% di dicembre".
"La banca”, aggiungono da Mps, “può contare su solide basi per affrontare la grave crisi in corso. I coefficienti patrimoniali sono oltre i requisiti regolamentari: il transitional Cet1 ratio e il Tier 1 ratio sono al 13,6%, mentre il Total capital ratio è al 16,2%. Solida ala posizione di liquidità, anche dopo il rimborso nel trimestre di 8 miliardi di titoli assistiti da garanzia governativa".