PHOENIX/FILADELFIA (Reuters) - I sostenitori del presidente Donald Trump, alcuni con armi da fuoco, hanno intensificato le manifestazioni ieri sera contro quella che Trump ha definito senza fondamento un'elezione truccata, negli stati in cui va avanti la conta dei voti.
Le manifestazioni sono state in gran parte pacifiche, sebbene i sostenitori di Trump occasionalmente abbiano urlato contro i manifestanti dello schieramento opposto. Trump sostiene che i democratici stiano 'rubando' le elezioni, ma non ci sono prove di frode.
In Arizona, uno degli Stati in cui la battaglia è più serrata tra Trump e lo sfidante democratico Joe Biden, ci sono stati brevi scontri tra i sostenitori dei due sfidanti davanti al dipartimento elettorale della contea di Maricopa, a Phoenix.
Diversi gruppi di destra armati pesantemente si sono riuniti sul luogo, mentre gli scrutinatori proseguivano con lo spoglio dei voti all'interno dell'edificio. Le proteste, tuttavia, sono rimaste per lo più pacifiche nonostante la crescente tensione.
I funzionari elettorali locali hanno continuato a conteggiare le schede in tutto il Paese, in alcuni casi scrutinando un numero senza precedenti di schede elettorali per corrispondenza in quanto molti elettori hanno preferito votare via posta durante la pandemia di coronavirus.
A Filadelfia, la polizia ha detto di aver arrestato un uomo e aver sequestrato un'arma durante un'indagine su un presunto attentato al Pennsylvania Convention Center della città, dove era in corso lo spoglio elettorale.
Ma per il resto la situazione a Filadelfia è stata meno tesa -- persino festosa -- dove i manifestanti pro-Trump e pro-Biden sono stati separati da barriere mobili alte fino alla vita sotto il controllo di una massiccia presenza della polizia.
Con il futuro della presidenza ancora incerto, sono scoppiati scontri anche a New York e Washington, così come in alcune città degli 'swing state' come Milwaukee, in Wisconsin, Las Vegas, in Nevada, Detroit, in Michigan e Atlanta, in Georgia.
Su Internet, Facebook (NASDAQ:FB) ha rimosso un gruppo che stava crescendo rapidamente in cui i sostenitori di Trump usavano una retorica che inneggiava alla violenza. Il social network e altre società di media stanno cercando di porre un freno alle dichiarazione infondate e alle potenziali violenze.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)