MILANO (Reuters) - Giorgia Meloni, leader del principale partito di opposizione Fratelli d'Italia, ha scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedergli di sospendere il progetto di vendita della quota di Enel (MI:ENEI) nella società di rete a banda larga Open Fiber.
L'utility, controllata dal Tesoro, detiene il 50% di Open Fiber, mentre l'altra metà è in capo a Cassa depositi e prestiti (Cdp).
Lo scorso anno Enel ha ricevuto un'offerta vincolante per vendere tutta o parte della sua quota.
L'operazione si inquadra nell'ambito di un piano più ampio che prevede l'acquisizione del controllo di Open Fiber da parte di Cdp che poi dovrebbe guidare l'integrazione della rete con quella fissa di accesso di Telecom Italia (MI:TLIT) (Tim).
In una lettera vista da Reuters Giorgia Meloni scrive che "l'uscita di Enel da Open Fiber priverebbe l'Italia di una presenza pubblica importante nel settore infrastrutturale delle comunicazioni elettroniche".
Macquarie deve ricevere il gradimento di Cdp, che a sua volta dovrebbe poi diventare l'azionista di maggioranza di Open Fiber.
"Le chiediamo pertanto, presidente Draghi, di seguire personalmente questo dossier e di valutare il senso della nostra posizione", aggiunge Meloni.
Secondo Meloni, Cdp, i cui vertici sono in scadenza, non dovrebbe assumere "una decisione di gradimento su un argomento di così grande rilievo"
"Sarebbe certamente più appropriato lasciare ogni eventuale decisione al nuovo Cda che scaturirà dal rinnovo ormai prossimo delle cariche. E a questo proposito le esprimo la nostra ferma contrarietà a una eventuale decisione di gradimento da parte di Cassa Depositi e Prestiti", si legge nella lettera.
(Giselda Vagnoni, in redazione a Milano Elvira Pollina)