MILANO (Reuters) - Il fondatore del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo invita il governo a spingere sull'integrazione delle reti di Telecom Italia (MI:TLIT) e di Open Fiber, joint venture di Enel (MI:ENEI) e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), facendo nascere un soggetto unico, indipendente dagli operatori telefonici, dove Cdp sia azionista di riferimento.
E' quanto lo stesso Grillo scrive in un post sul suo blog, a una settimana dall'intervento del governo che ha congelato fino al 31 agosto la vendita di una quota di minoranza della rete secondaria di Telecom Italia al fondo Kkr.
Uno stop motivato da Palazzo Chigi con la volontà di coinvolgere altri investitori, privati e istituzionali, in un progetto di integrazione della rete di Tim con quella di Open Fiber, per creare un operatore unico della banda ultralarga in grado di colmare il digital divide del Paese.
Per Grillo in tale società dovrebbero confluire non solo le reti in fibra ottica, ma anche le tecnologie 5G, le torri di telefonia mobile e i datacenter.
Tale società, prosegue Grillo, dovrebbe essere "aperta e separata dai clienti finali", replicando modelli come quelli sperimentati nel mondo energetico e introdurre un meccanismo di remunerazione collegato all'ammontare degli investimenti effettuati (Rab).
Per il fondatore del Movimento Cinque Stelle "bisogna partire da Telecom Italia", la cui gestione tuttavia negli ultimi anni è stata dettata da logiche di breve termine, attacca Grillo, criticando le operazioni di vendita parziale degli asset di rete (torri di telefonia mobile e datacenter), realizzate o pianificate da Tim.
"Da ultima l'operazione di vendita di un pezzo della rete secondaria al fondo americano Kkr, in logica puramente finanziaria e non industriale, complica soltanto il progetto di possibile creazione di una società unica delle reti e delle tecnologie", scrive Grillo.
Per il fondatore del Movimento Cinque Stelle, che non ricopre incarichi ufficiali nel movimento ma spesso ne detta l'agenda, Tim dovrebbe separare gli asset di rete dai servizi, mantenendo inalterato l'attuale organico.
"La società unica delle infrastrutture e delle tecnologie dovrebbe avere come primo azionista un soggetto in grado di garantire l'indipendenza del network dai suoi utilizzatori, oltre che un orizzonte di investimento di lunghissimo periodo", aggiunge Grillo, invitando a replicare il modello delle società energetiche "nelle quali Cassa Depositi e Prestiti rappresenta il socio di riferimento in un contesto di azionariato diffuso".
Tim e Kkr non hanno immediatamente commentato.
(Elvira Pollina, in redazione a Milano Sabina Suzzi)