Di Francesco Casarella
Investing.com - Che ci fosse movimento nel panorama bancario italiano era cosa nota. Tra i nomi più coinvolti UniCredit (MI:CRDI) (accostata soprattutto a Monte dei Paschi di (MI:BMPS) e poi Banco Bpm (MI:BAMI)), Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), ed infine Bper Banca (MI:EMII).
Ed è notizia delle ultime ore che proprio Bper Banca (MI:EMII), che ha già rilevato numerosi sportelli di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (dopo l’acquisizione di UBI (MI:UBI) da parte di quest’ultima), sia uscita allo scoperto per l’acquisizione di Banca Carige (MI:CRGI), facendo un balzo in Borsa del +6,4% ad euro 1,846 per azione. Ma andiamo con ordine.
La situazione attuale
Il panorama bancario oggi ha diversi problemi, su tutti una struttura di costi molto elevata (mediamente il Cost Income ratio, semplificando l’impatto dei costi in percentuale dei ricavi, viaggia in Italia sopra il 50%) ed una redditività crollata ai minimi storici. Questo soprattutto dopo la riduzione generalizzata dei tassi di interesse, che sta spingendo le banche molto di più sulla parte di Wealth Management piuttosto che sul credito (le commissioni prese dalla vendita di fondi ad esempio sono molto più remunerative e soprattutto non impongono accantonamenti in bilancio di nessun tipo, come ad esempio capita per i mutui).
Detto ciò, si è molto parlato di un “terzo polo”, ovvero un attore che possa aggiungersi ai top 2 player, Intesa (MI:ISP) ed UniCredit (MI:CRDI)), per dividere meglio le quote di mercato ed evitare fenomeni di accentramento societario.
I fatti recenti
Ebbene, forse in questi giorni qualcosa inizia a muoversi, perché Bper Banca (MI:EMII) ha appunto presentato, tramite un comunicato stampa, un’offerta (per ora non vincolante) di acquisizione di Carige (MI:CRGI), banca che come sappiamo versa in condizioni difficili, e che ad oggi è partecipata all’80% dal FIDT, e dal 8.3% da CCB.
Perciò il piano di Bper (MI:EMII) è rilevare questo 90% circa, e di lanciare un’OPA a 0.80 Euro/azione sul resto (oggi Banca Carige SpA (MICRGI) quota infatti poco sotto l’offerta, a 0.79 Euro/azione circa).
Ricordiamo che in questa partita però c’è un altro operatore coinvolto, ovvero UnipolSai Assicurazioni (MI:US), azionista sia in Banca Popolare di Sondrio ScpA (MI:BPSI) (10%) che in Bper Banca SpA (MI:EMII) (20%), fortemente interessata a queste sinergie per rafforzare la rete di vendita di prodotti assicurativi.
Tempistiche
Bper (MI:EMII) ha chiesto un’esclusiva sull’operazione, e FIDT, maggiore azionista di Carige (MI:CRGI), ha tempo fino al 20 dicembre per decidere. Oltre a questo sempre FIDT dovrà versare circa 1 miliardo di euro in Carige (MI:CRGI) nell’operazione, soprattutto a copertura dei crediti deteriorati della banca (un punto debole molto diffuso negli ultimi anni per diversi Istituti). Il concetto di fondo è che Bper Banca (MI:EMII) vuole comprare una banca “ripulita” a nuovo, senza impatti sul proprio capitale in caso di successo nell’OPA.
Come andrà a finire ancora non lo sappiamo, ma certo è che da qui al prossimo anno molti di questi titoli coinvolti nel risiko affronteranno periodi di forte volatilità, tra tutti riassumendo:
- Bper Banca (MI:EMII)
- Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI)
- Banca Carige (MI:CRGI)
- Banco Bpm (MI:BAMI)
- Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS)
- Credito Emiliano (MI:EMBI)
I giochi sono aperti, vedremo chi resterà senza un posto al tavolo delle grandi.