Di Mauro Speranza
Investing.com – Diverse le società quotate a Piazza Affari che sono attese alla prova degli utili nel corso di questa settimana, in aggiunta alle grandi società tecnologiche di Wall Street come Netflix (NASDAQ:NFLX) che ha rilasciato i dati trimestrali nella scorsa notte, mentre la prossima settimana ci sarà la 'grande sfilata' con nomi del calibro di Alphabet, Facebook (NASDAQ:FB), Apple (NASDAQ:AAPL), Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Amazon (NASDAQ:AMZN).
La prima a partire è stata STM (PA:STM) che oggi ha diffuso i suoi dati relativi al primo trimestre 2020 prima dell'apertura di Piazza Affari, comunicando un calo del 19% dei ricavi netti rispetto al trimestre precedente ma in crescita del 7,5% sullo stesso periodo 2019, scendendo a 2.231 milioni di dollari. Alla luce dei risultati, il consiglio di sorveglianza del gruppo proporrà una riduzione del dividendo a 0,168 euro rispetto al precedente 0,24 euro.
La giornata di oggi procederà con alcune importanti società quali Moncler (MI:MONC), oggi negativa a Piazza Affari (-1%), Covivio (MI:CVO) (-1,20%) e Saipem (MI:SPMI), in verde nonostante il continuo calo del greggio.
Venerdì sarà il turno del primo trimestre 2020 i BB Biotech (MI:BIO) (prima dell'apertura), CIR (MI:CIRI) (ore 9:30) e dei bilancio 2019 per Gequity (MI:GEQ) e Monnalisa (MI:MONNA).
Le previsioni sulla trimestrale di Eni
Domani l'attenzione si concentrerà sui dati del primo trimestre 2020 di ENI (MI:ENI), anche questa oggi in tentativo di recupero (+1,44%) dopo il -5,66% della chiusura di ieri.
Gli analisti di Equita Sim prevedono per Eni un trimestre “in deciso indebolimento, principalmente dovuto al calo dei prezzi degli idrocarburi”, mettendo in conto un calo della produzione dell'1% su base annua per la discesa dei volumi in Libia, Italia e per la vendita dell`Ecuador.
“Ci attendiamo inoltre una imposizione fiscale in crescita dato l`indebolimento dei prezzi del greggio e del gas”, aggiungono dalla Sim milanese, con i suoi esperti che prevedono un ebitda adjusted del gruppo nei primi tre mesi dell'anno ha accusato un calo del 48% a 1,2 miliardi e il risultato netto si è attestato a 294 milioni, in ribasso del 70%.
Le previsioni di Equita, inoltre, comprendono una sforbiciata agli utile per azioni della società per l’intero 2020 del 2%. Nonostante questo la sim ha confermato la raccomandazione d ‘Buy’ sulle azioni di Eni, stimando un target di prezzo a 12 euro. “Riteniamo che il titolo sconti un prezzo del greggio di lungo periodo di 35-40 dollari al barile”, hanno spiegato gli esperti.
Questi esperti, infine, si dicono “cauti sul settore” petrolifero, restando “sottopeso”, ma comunicano di preferire Eni, oltre che a Galp (LS:GALP), “che grazie a bilanci solidi e basso livello di breakeven possono sopportare meglio la debolezza del periodo".
Gli analisti di Banca Akros si attendono che “Eni “ridurrà il Capex del 2020 di circa 2 miliardi di euro, per un valore equivalente al 25% del Capex totale preventivato, mentre l’opex (ovvero la spesa operativa) sarà tagliata di 400 milioni di euro circa. Per il 2021, Eni stima un taglio del Capex (che sono spese in conto capitale) di 2,5-3 miliardi di euro circa, pari al 30-35% del Capex pianificato per lo stesso anno nel piano industriale”.
Dalla banca, dunque, confermano il rating 'buy' sul titolo e il target price a 11,50 euro, mentre analisti di Jefferies hanno tagliato Eni da buy a hold con target price di 8,05 euro.