Da Bank of America (NYSE:BAC) vedono "buone ragioni" per una pausa dai rialzi dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve nel meeting di giugno, ma dall'altra parte ci sono "poche ragioni" per un taglio del costo del denaro entro la fine dell'anno.
In una nota ai clienti, gli analisti di BofA si dicono sono convinti che "la Fed manterrà i tassi invariati nella prossima riunione", con lo scenario di base della banca d'affari che prevede uno stop ai rialzo "fino a quando la banca non inizierà a tagliare i tassi all'inizio del prossimo anno".
I mercati, tuttavia, continuano ad aspettarsi una Fed più dovish, con 3 tagli dei tassi di 25 punti base previsti entro la fine del 2023 e una riduzione complessiva di 160 punti base fino alla fine del 2024.
Le scommesse forse troppo ottimiste dei mercati vengono evidenziate anche dal Fed rate monitor di Investing.com, che misura i future sui fed funds a 30 giorni, secondo cui sono oltre l'80% le probabilità di uno stop dei tassi nel meeting del prossimo mese. Per la riunione di settembre i future prezzano al 50% la possibilità di vedere un taglio dei tassi pari a 25 punti base.
"Riteniamo che il rischio per il percorso dei tassi sia ancora al rialzo nel breve termine. In parole povere, l'inflazione è più che doppia rispetto all'obiettivo della Fed e il tasso di disoccupazione è inferiore alle stime dei partecipanti al FOMC sul tasso naturale", hanno scritto gli analisti in nota.
"Questi fatti da soli suggeriscono che la tendenza della Fed sarebbe quella di aumentare piuttosto che di tagliare. Le cose potrebbero cambiare rapidamente in caso di recessione, ma il recente flusso di dati è favorevole a un rallentamento più benevolo. A nostro avviso, piuttosto che propendere per una lieve recessione, la Fed la considererebbe un prezzo accettabile per riportare l'inflazione verso l'obiettivo".
"Sebbene ci siano ragioni per essere incoraggiati, l'inflazione sta diminuendo solo gradualmente. Inoltre, continuiamo a prevedere che sarà necessario un riequilibrio del mercato del lavoro per riportare l'inflazione al target del 2% della Fed su base persistente. Pertanto, non è ancora il momento di cantare vittoria", hanno avvertito da BofA.
Articolo originale di StreetInsider