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Ue vuole ridurre dipendenza da import chip, cibo e materie prime dopo Covid e guerra Ucraina

Pubblicato 11.03.2022, 14:54
Aggiornato 11.03.2022, 15:01
© Reuters. Bandiere dell'Unione europea davanti alla sede della Commissione europea a Bruxelles, Belgio, 24 dicembre 2020. REUTERS/Yves Herman
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VERSAILLES (Reuters) - I leader dell'Unione europea annunceranno oggi di voler ridurre la loro dipendenza dai fornitori globali di cibo, microprocessori, farmaci, materie prime e tecnologie digitali, con l'invasione russa dell'Ucraina che ha fornito un ulteriore ragione per aumentare la propria indipendenza.

La Ue ha iniziato a considerare come rendersi più indipendente in diverse aree strategiche da quando la pandemia ha mostrato che un'interruzione delle catene di approvvigionamento potrebbe limitare l'accesso a farmaci e semiconduttori.

La guerra in Ucraina ha solo reso più chiaro questo dato, hanno detto funzionari europei, con la Ue che adesso dovrà impegnarsi per liberarsi dalla dipendenza dalle importazioni di gas, petrolio, carbone e materie prime dalla Russia, oltre a dover trovare nuovi fornitori di grano.

"Di fronte alla crescente instabilità, alla competizione strategica e alle minacce alla sicurezza, abbiamo deciso di () compiere alcuni passi allo scopo di costruire la nostra sovranità europea, e ridurre le nostre dipendenze", si legge in una bozza di dichiarazione congiunta siglata dai leader europei, radunati a Versailles.

Nella dichiarazione si afferma la volontà degli Stati membri della Ue di ridurre la propria dipendenza dall'importazione di materie prime, mediante la creazione di partnership strategiche, accumulazione, riciclaggio e maggiore efficienza nella gestione delle risorse.

Per quanto riguarda i semiconduttori l'Unione europea vuole costruire le proprie fabbriche e raddoppiare la sua quota di mercato globale, arrivando ad un 20% entro il 2030, si legge nella bozza. Al momento attuale la maggior parte dei semiconduttori viene importata da Taiwan e dagli Usa.

La Ue produrrà internamente anche una maggiore quantità di farmaci, invece che importarli dalla Cina, ed investirà in ricerca e sviluppo nel settore sanitario e nelle tecnologie digitali come intelligenza artificiale, tecnologie cloud e 5G, si legge nel documento.

Al fine di raggiungere una maggiore indipendenza sul piano alimentare, aumenterà la produzione di proteine vegetali.

La bozza di dichiarazione congiunta afferma che i leader finanzieranno queste politiche utilizzando sia il budget europeo che i rispettivi budget nazionali, utilizzando denaro pubblico per attirare maggiori investimenti privati. Un altro strumento che i leader europei intendono utilizzare è la Banca europea degli investimenti, di proprietà dei governi europei, "allo scopo di catalizzare gli investimenti, includendo finanziamenti a maggiore rischio per imprenditoria ed innovazione".

Francia ed Italia hanno spinto per una nuova emissione di debito comune per far fronte alle spese previste, che venga modellata sul recovery fund da 800 miliardi, di cui solamente 74 miliardi sono stati erogati fino ad ora.

© Reuters. Bandiere dell'Unione europea davanti alla sede della Commissione europea a Bruxelles, Belgio, 24 dicembre 2020. REUTERS/Yves Herman

Tuttavia altri paesi, come Germania, Austria, Olanda e i paesi nordici si sono opposti a questa possibilità, rispondendo che l'Ue dovrebbe utilizzare il denaro già preso in prestito, prima di raccoglierne altro.

I leader dichiareranno anche che le politiche fiscali daranno loro maggiori margini per spendere in ambiti come la difesa, gli investimenti e per bilanciare gli effetti negativi della guerra in Ucraina, si legge nella bozza.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)

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