Di Liz Moyer
Investing.com - I listini statunitensi aprono in verde questo lunedì, dopo la fusione da 3,2 miliardi di dollari tra UBS e Credit Suisse, mentre le autorità di regolamentazione bancaria si sono adoperate per rafforzare la fiducia nel sistema.
Al momento della scrittura, l’indice Dow Jones Industrial Average è in rialzo di 258 punti, pari allo 0,8%, mentre l’S&P 500 sale dello 0,3% e il NASDAQ Composite scende dello 0,4%.
Wall Street si chiede quanto le turbolenze nel settore bancario peseranno sull’economia e quanto la Federal Reserve terrà conto degli eventi degli ultimi due fine settimana quando deciderà sui tassi di interesse questa settimana.
I trader dei future si aspettano che la Fed aumenti i tassi di un quarto di punto percentuale, mentre poco meno del 30% scommette su una pausa.
UBS Group AG (NYSE:UBS), con l’appoggio delle autorità bancarie elvetiche, è intervenuta in soccorso del suo rivale nella speranza di stabilizzare le condizioni. Le azioni di Credit Suisse Group (NYSE:CS) crollano del 49% questo lunedì, mentre UBS rimbalza del 7,7%.
Ma gli investitori sono ancora cauti sul settore bancario. Le azioni della First Republic Bank (NYSE:FRC) crollano dell’11,9% dopo il taglio del rating da parte di S&P Global (NYSE:SPGI).
La Fed e altre cinque banche centrali hanno iniziato a offrire swap valutari giornalieri anziché settimanali a partire da oggi e fino ad aprile, per alleviare le preoccupazioni sul flusso di dollari disponibili nel sistema.
Oltre alla decisione della Fed, mercoledì i policymaker pubblicheranno le loro ultime proiezioni dot-plot su alcuni aspetti dell’economia, tra cui le previsioni sulla disoccupazione e sulla produzione economica.
Questa settimana sono previsti anche i dati economici sulle vendite di case esistenti e sulle richieste di disoccupazione.
Le azioni di Bed Bath & Beyond Inc (NASDAQ:BBBY) crollano dell’11%: la compagnia ha dichiarato di voler chiedere l’approvazione degli azionisti per un frazionamento azionario inverso.
Il petrolio scende. Il WTI è in calo dello 0,4% a 66,65 dollari al barile, mentre il Brent va giù dello 0,3% a 72,75 dollari al barile. L’oro sale dello 0,6% a 1985 dollari.