Investing.com - L’apertura dei mercati statunitensi si prospetta in leggero ribasso questo venerdì, in consolidamento dopo i recenti guadagni, mentre gli investitori trattengono il fiato in vista della cruciale riunione della Federal Reserve della prossima settimana.
I principali indici di Wall Street hanno chiuso positivamente ieri, con l’indice S&P 500 salito dello 0,6% e registrando la chiusura più alta di quest’anno, la quarta settimana consecutiva positiva, per la prima volta dallo scorso agosto.
Il Nasdaq Composite ha segnato +1%, mentre il blue-chip Dow Jones Industrial Average è salito di 170 punti, pari allo 0,5%.
Il raffreddamento del mercato del lavoro influenzerà la Fed?
Ha contribuito al rialzo degli indici ieri la pubblicazione dei dati che hanno mostrato un balzo delle richieste di sussidio di disoccupazione al livello più alto dall’ottobre 2021, indicando un mercato del lavoro che, sebbene ampiamente resiliente, potrebbe iniziare a mostrare segni di raffreddamento.
Ciò ha rafforzato le aspettative che la Federal Reserve possa saltare un aumento dei tassi la prossima settimana, nonostante sia la Banca del Canada che la Reserve Bank of Australia abbiano inaspettatamente alzato i tassi di interesse questa settimana, citando un’inflazione appiccicosa.
Il principale dato atteso prima della conclusione della riunione della Fed è l’indice sui prezzi al consumo di maggio, previsto per martedì. Ulteriori segnali di un raffreddamento dei prezzi potrebbero confermare l’idea di una pausa.
Cautela tra la deflazione in Cina e le accuse di Trump
Mentre negli Stati Uniti si parla di un’inflazione ancora troppo alta, la deflazione è invece un problema in Cina: la seconda economia mondiale ha visto i prezzi alla fabbrica scendere di ben il 4,6% a maggio, il ritmo più veloce degli ultimi sette anni.
Intanto, le turbolenze politiche potrebbero spingere alla cautela degli investitori dopo la notizia che l’ex presidente Donald Trump è stato incriminato per la cattiva gestione di documenti riservati.
Coinbase subisce un downgrade da parte di Moody’s
Le azioni di Coinbase Global (NASDAQ:COIN) scendono di oltre l’1% nei premarket: l’agenzia di rating Moody’s ha tagliato il rating della borsa di criptovalute a “negativo” da “stabile”, dopo che le autorità di regolamentazione statunitensi hanno presentato una causa contro la società all’inizio della settimana.
Moody’s ha citato le preoccupazioni per l’impatto che le richieste di risarcimento potrebbero avere sul “business model e sui flussi di cassa” della società.
Petrolio in salita sulla smentita dell’accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran
I prezzi del petrolio salgono negli scambi volatili di questo venerdì, favoriti dalla smentita di una notizia secondo cui gli Stati Uniti e l’Iran sarebbero stati vicini a un accordo nucleare, che avrebbe portato Teheran a esportare nuovamente petrolio sul mercato globale in cambio di una riduzione dell’arricchimento di uranio.
Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha definito la notizia “falsa e fuorviante”.
Il mercato del greggio era sceso in precedenza in seguito alla notizia e alla pubblicazione di dati deboli sull’inflazione in Cina.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA sono in rialzo dello 0,1% a 71,38 dollari al barile, mentre il contratto del Brent sale dello 0,2% a 76,08 dollari.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,1% a 1.977,75 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD è in ribasso dello 0,2% a 1,0762.