Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari USA è vista in rialzo questo lunedì, in ripresa dopo la chiusura del trimestre, con gli investitori che si preparano ad un’ulteriore ondata di volatilità in una settimana che prevede l’ultimo report sull’occupazione statunitense.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow sale di 185 punti, dello 0,6%, i future S&P 500 vanno su di 20 punti, o dello 0,5% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 10 punti, o dello 0,1%.
I principali indici hanno chiuso in forte ribasso venerdì, registrando il terzo calo trimestrale consecutivo. L’indice blue-chip Dow Jones Industrial Average è sceso di oltre 500 punti, chiudendo sotto i 29.000 per la prima volta dal novembre 2020.
Il Dow è sceso del 6,7% registrando una serie di ribassi trimestrali per la prima volta dal terzo trimestre del 2015, mentre l’S&P 500 ha segnato -5,3% ed il Nasdaq Composite -4,1%, il loro terzo trimestre negativo consecutivo per la prima volta dal 2009.
Sui mercati pesano un’inflazione ostinatamente alta, l’aumento dei tassi di interesse e la paura di una recessione.
La settimana si chiuderà con il report sull’occupazione USA di settembre, che dovrebbe rivelare se gli aggressivi aumenti dei tassi della Federal Reserve stanno avendo un impatto sul mercato del lavoro.
Nel corso della giornata sono previsti i discorsi di una serie di policymaker della Fed, che saranno seguiti con attenzione per capire se ci sarà un altro aumento da 75 punti base a novembre.
Questo lunedì sarà pubblicato il dato sull’indice PMI manifatturiero dell’ISM relativo al mese di settembre, da cui dovrebbe emergere che l’attività del settore è rimasta solida.
Contrariamente al dato della zona euro, dove l’indice PMI manifatturiero di S&P Global è sceso al minimo di 27 mesi di 48,4 a settembre.
Intanto, il titolo Tesla (NASDAQ:TSLA) scende nei premarket dopo aver annunciato consegne di veicoli elettrici minori del previsto nel terzo trimestre, per via di problemi logistici.
I prezzi del petrolio schizzano nelle speculazioni che l’alleanza dei produttori deciderà di effettuare un altro forte taglio della produzione per supportare il mercato.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA rimbalzano del 4,2% ad 82,81 dollari al barile, mentre il contratto del Brent registra +4% ad 88,51 dollari.
Intanto, i future dell’oro vanno su dello 0,2% a 1.674,65 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9810, su dello 0,1%.