Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei mercati azionari USA è attesa sottotono questo mercoledì, ultimo giorno di scambi del mese, in stabilizzazione dopo il recente selloff nei timori che i continui aumenti dei tassi di interesse soffocheranno la crescita economica.
Alle 13:00 CEST, il contratto dei future Dow scende di 15 punti, meno dello 0,1%, i future S&P 500 vanno su di 10 punti, o dello 0,3% ed i future Nasdaq 100 sono in salita di 90 punti, o dello 0,7%.
I principali indici a Wall Street hanno chiuso in ribasso ieri, scendendo per la terza seduta di fila e avviandosi a chiudere il mese in perdita, con gli investitori preoccupati che la Federal Reserve resti aggressiva nel tentativo di limitare l’inflazione, a scapito della crescita economica.
L’indice Dow Jones Industrial Average ha chiuso giù di 300 punti, o dell’1%, mentre l’indice S&P 500 e l’indice Nasdaq Composite hanno entrambi segnato -1,1%.
Nel corso della giornata sono attesi pochi dati economici di rilievo, come il report ADP sull’occupazione privata, e questa mattina il dato sull’inflazione della zona euro, salita ad un nuovo record ad agosto, ha evidenziato le difficoltà che affrontano le maggiori banche centrali nella lotta all’inflazione.
L’indice sui prezzi al consumo del blocco della moneta unica è infatti schizzato al massimo storico del 9,1% su base annua, battendo il precedente massimo dell’8,9% di luglio.
Per quanto riguarda le trimestrali, sono attesi i risultati di Brown Forman (NYSE:BFb) ed Okta (NASDAQ:OKTA).
HP (NYSE:HPQ) crolla del 6% nei premarket in scia alle deludenti vendite del terzo trimestre, mentre il titolo Chewy (NYSE:CHWY) segna un tonfo dell’11% con le spese per gli animali domestici colpite dall’inflazione.
Il titolo Bed Bath & Beyond (NASDAQ:BBBY) cola a picco con -15%, sulla notizia che venderà un numero imprecisato di azioni.
I prezzi del petrolio scendono questo mercoledì, avviandosi al terzo calo mensile di fila, sulla prospettiva di una crescita globale più lenta per gli aggressivi aumenti dei tassi di interesse.
Nel corso della seduta la Energy Information Administration pubblicherà l’ultima lettura sulle scorte petrolifere USA, un giorno dopo il pesante selloff scatenato dalla preoccupazione che un rallentamento economico globale pesi sulla domanda.
L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, ha riportato che le scorte di greggio USA sono inaspettatamente salite di 593.000 barili la scorsa settimana.
Alle 13:00 CEST, i future del greggio USA scendono del 2,6% ad 89,30 dollari al barile, mentre il contratto del Brent è in calo del 2,6% a 95,31 dollari. Entrambi i riferimenti sono crollati di circa il 5% ieri, il calo maggiore in un mese circa.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,8% a 1.722,95 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 0,9978, giù dello 0,3%.