Di Liz Moyer
Investing.com - I listini statunitensi aprono in ribasso, gli investitori attendono i dati sull’inflazione di questa settimana che potrebbero dare alla Federal Reserve ulteriori ragioni per proseguire con i suoi aggressivi interventi.
Alle 15:46 CEST, l’indice Dow Jones Industrial Average scende di 42 punti o dello 0,1%, mentre l’S&P 500 va giù dello 0,6% ed il Nasdaq segna -0,9%.
L’azionario è sceso negli ultimi giorni perché i dati continuano a suggerire che la Fed continuerà con i suoi aggressivi aumenti dei tassi di interesse. Gli investitori temono che una Fed troppo aggressiva possa spingere l’economia statunitense in recessione e l’avversione al rischio pesa sui titoli growth.
Ora si stima una probabilità del 92% che la Fed alzi il tasso di riferimento di altri 0,75 punti percentuali quando si incontrerà a novembre, dice Reuters.
L’indice sui prezzi al consumo di settembre sarà pubblicato giovedì mattina.
Le banche pubblicheranno i risultati del terzo trimestre a partire da venerdì, a cominciare da JPMorgan Chase & Co (NYSE:JPM). L’amministratore delegato Jamie Dimon ieri ha dichiarato che una serie di difficoltà probabilmente farà cadere gli USA in recessione fra 6/9 mesi.
Sotto i riflettori i titoli chip, dopo aver trascinato giù il Nasdaq dell’1% ieri, in una giornata di scambi ridotti per festa in Canada, Giappone e Corea del Sud. NVIDIA Corporation (NASDAQ:NVDA) segna -1% questo martedì, mentre Applied Materials Inc (NASDAQ:AMAT) registra -1,3%.
Il petrolio è in discesa. I future del greggio WTI scendono dell’1,6% ad 89,42 dollari al barile, mentre i future del Brent segnano -1,6%, a 94,58 dollari al barile. I future dell’oro salgono dello 0,2% a 1678 dollari l’oncia.