di Francesca Piscioneri
ROMA (Reuters) - Si complica la vertenza Whirlpool dopo che l'azienda si è presentata oggi al tavolo con governo e sindacati annunciando altri 480 esuberi, questa volta tra il personale amministrativo, che si sommano ai 1.350 già noti.
Secondo i calcoli dei sindacati, le uscite totali a questo punto supererebbero le 2.000 unità.
Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, che da un mese sta tentando una mediazione tra le parti, bolla come "inqualificabile" il piano aziendale, esprimendo delusione perché "in questo lasso di tempo non sono stati fatti passi avanti".
Secondo la Guidi, "un piano che taglia di un terzo la forza lavoro del gruppo in Italia non può compensare gli aspetti positivi previsti", come gli investimenti di 500 milioni in quattro anni e il trasferimento in Italia di alcune linee di produzione estere.
Il governo è pronto a riconvocare le parti "anche immediatamente", ma soltanto dopo che l'azienda avrà presentato nuove proposte "credibili e tangibili".
La multinazionale del bianco conferma le ulteriori 480 uscite in Italia, ma le giustifica come conseguenza dell'acquisizione dei siti Indesit della famiglia Merloni, operazione che ha provocato una "duplicazione" del personale amministrativo.
Secondo Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm di settore, gli esuberi totali sarebbero oltre 2.060 su 6.700 dipendenti della multinazionale del bianco in Italia: "1.430 nelle fabbriche, 150 nella R&S e 480 nell'amministrazione (200 a Varese, 200 a Fabriano e 80 a Milano); a questi numeri andrebbero detratti i 280 incrementi occupazionali che sono programmati a Cassinetta (Varese)".
Il piano industriale presentato il mese scorso prevede la chiusura dello stabilimento campano di Carinaro, dove sono impiegate 815 persone, e di quello piemontese di None (90 dipendenti).
Il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, conferma che gli esuberi saranno oltre 2.000 e chiede una risposta "forte" da parte del governo per evitare un inasprimento dello scontro.
Venerdì è previsto a Caserta uno sciopero generale del settore industria e la Fiom ipotizza anche uno sciopero generale del gruppo.
La Fim chiede anche che al tavolo partecipino rappresentanti del board statunitense di Whirlpool.
Per il momento l'unica rassicurazione che arriva da parte aziendale è che, come per il personale delle fabbriche, anche quello amministrativo non sarà rimosso in via unilaterale fino al 2018. A patto di avere gli ammortizzatori sociali necessari.
Whirlpool Corporation (NYSE:WHR) è il primo produttore mondiale di elettrodomestici con un fatturato di circa 20 miliardi di dollari, 100.000 dipendenti e 70 centri di produzione e di ricerca tecnologica nel mondo al 2014.