MILANO (Reuters) - Investimenti per 1,3 miliardi con l'obiettivo di aumentare la quota di mercato nel settore della distribuzione del gas in Italia dal 34% attuale a oltre il 40% e dividendi in crescita del 2-3% l'anno nel 2017 e 2018, rispetto ai 20 centesimi già promessi per quest'anno, con ulteriore incremento dal 2019, alla luce di quello che sarà il nuovo scenario post assegnazione delle gare gas.
Con questo biglietto da visita Italgas si è presentata oggi al debutto in Borsa dopo lo spinoff da Snam (MI:SRG). Un ritorno a Piazza Affari dopo 13 anni. Snam rilevò la società insieme a Stogit nel 2009 da Eni (MI:ENI) per 4,5 miliardi di euro. Il titolo è stato quotato alla Borsa valori di Milano nel lontano 1900 per poi essere delistato da Eni nel febbraio del 2003. Anche se in realtà era stato quotato già nel 1853 alla Borsa di Torino, ben prima dell'unità d'Italia, in pieno regno Sabaudo.
Per effetto della scissione agli azionisti Snam è stata assegnata un'azione della nuova società Italgas ogni cinque azioni Snam possedute. Intorno a metà seduta Snam quota 3,90 euro a fronte di un prezzo di riferimento rettificato a 3,78 euro, per una capitalizzazione intorno a 13,65 miliardi. Italgas segna 3,98 euro per azione (3,9980 quello rettificato) - dopo un avvio a 4,06 e un massimo a 4,27 euro - per una capitalizzazione di circa 3,22 miliardi. Sommando le due capitalizzazioni si arriva a quota 16,86 miliardi che è superiore a quella di venerdì scorso, pari a circa 16 miliardi dell'azienda pre scissione delle attività di distribuzione del gas.
Snam ha una partecipazione del 13,5% nel capitale di Italgas, Cdp Reti con Cdp Gas il 26% e saranno legati da un patto parasociale sulle quote. Il flottante è pari al 60,5% del capitale.
L'Ad, Paolo Gallo, ha sottolineato nel corso della cerimonia di avvio a Piazza Affari che "in aggiunta al capex organico di 2 miliardi al 2020, la società prevede di investire ulteriori 1,3 miliardi per partecipare alla gare di distribuzione del gas".
Quanto alle concessioni, Italgas parteciperà "alle gare di distribuzione gas per l'Atem a Torino2, dove la presentazione delle offerte scade il 27 dicembre. In questo Atem abbiamo oltre il 90% delle concessioni. A marzo scadono anche quelle di Venezia, mentre non credo che parteciperano a Milano dove la società non è presente non avendo concessioni", ha aggiunto Gallo.
Sul fronte della cedola il manager ha assicurato che "a partire dal 2019, quando ci sarà un quadro più chiaro sulle gare gas, potremmo remunerare di più i nostri azionisti".
Secondo l'AD di Snam, Marco Alverà, "la separazione tra Snam e Italgas costituirà un'opportunità per entrambe le società, che potranno crescere meglio autonomamente. I due piani
industriali autonomi sono più forti, con la separazione non ci indeboliamo anzi ci rafforziamo".
(Giancarlo Navach)