ROMA (Reuters) - L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato il piano nazionale di assegnazione delle frequenze (Pnaf), propedeutico all'asta per il 5G, chiedendo al governo di risolvere alcune problematiche che riguardano la banda 700 MHz, le frequenze migliori, che ha provocato esposti da parte dei gruppi televisivi Mediaset (MI:MS) e Cairo.
Lo si legge in una nota diffusa al termine della riunione del consiglio Agcom.
Il Piano, dice il comunicato, prevede "15 nuove reti digitali terrestri in tecnologia Dvb-T2, così ripartite: 10 reti nazionali in banda Uhf (ultra high frequency), 4 reti locali in banda Uhf e una rete su base regionale in banda III Vhf destinata alla trasmissione di programmi televisivi in ambito locale nonché di programmi di servizio pubblico contenenti l’informazione a livello regionale".
L'Autorità ricorda che l’approvazione del piano si inserisce nel processo che porterà all'asta delle frequenze della banda 700 MHz, attualmente in uso a gruppi televisivi, ma da destinare alla telefonia mobile in banda larga, il cosiddetto (5G).
Il governo ha previsto dall'asta da tenersi in autunno un introito di almeno 2,5 miliardi.
In questa prospettiva il Consiglio ha ritenuto di rivolgere "una segnalazione al Governo finalizzata a rappresentare alcuni elementi di criticità connessi all’applicazione delle disposizioni della legge di Bilancio, emersi nel corso degli approfondimenti istruttori condotti dall’Autorità anche ai fini dell’approvazione del Pnaf 2018".
Il commissario Agcom, Antonio Nicita, aveva spiegato che alcuni gruppi televisivi erano preoccupati per il passaggio delle frequenze 700, oggi a loro disposizione, alla telefonia mobile in banda larga.
Reuters ha scritto che Mediaset e Cairo vogliono portare le decisioni del governo su questa materia davanti alla magistratura amministrativa.