ROMA/MILANO (Reuters) - Nell'incontro di oggi al ministero dei Trasporti con i sindacati è stato presentato nei dettagli il piano di Etihad su Alitalia che prevede più voli intercontinentali e più qualità dell'offerta. Ma il problema degli esuberi richiede un intervento diretto del governo.
E' quanto si legge in una nota della Cgil diffusa al termine dell'incontro di oggi al ministero. Intanto Intesa Sanpaolo ribadisce la disponibilità di aderire all'operazione che porterà la compagnia emiratina nel capitale di Alitalia con l'obiettivo di poter uscire a partire dal 2017 dal capitale restando finanziatore.
"Il piano industriale presentato da Etihad, che nell'incontro di oggi ci è stato illustrato in modo più dettagliato dall'azienda, prevede l'aumento dei voli intercontinentali e l'aumento della qualità dell'offerta", afferma il segretario nazionale della Cgil, Fabrizio Solari.
Tali "obiettivi sono per noi evidentemente condivisibili. Il problema è come arrivarci, questa è una trattativa stranissima con un convitato di pietra: chi mette i soldi ha già deciso l'Alitalia che vuole. E' evidente che siamo in uno stato di necessità, ma c'è in ballo il destino di migliaia di lavoratori e su questo ci devono dare delle risposte. La soluzione che prevede l'assorbimento degli esuberi deve vedere l'impegno di tutti: non basterà solo l'azienda, ci vuole un intervento fattivo del governo", conclude la nota.
A proposito degli esuberi intanto Adr ha smentito che, a differenza da quanto scritto da organi di stampa, il gestore dei servizi aeroportuali romani si possa fare carico di parte dei circa 2.500 lavoratori previsti dai tagli.
Gli incontri proseguiranno per tutta la settimana e, come ha ribadito il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, bisognerà trovare una soluzione entro metà mese, prima che l'Ad di Etihad James Hogan giunga a Roma martedì prossimo 15 luglio.
"Io credo sia interesse di tutti che l'operazione si realizzi: c'è un piano industriale molto interessante, noi siamo pronti a fare la nostra parte se tutti gli interlocutori faranno il loro lavoro", ha detto il Ceo di Intesa Carlo Messina aggiungendo, sui tempi della trattativa, che "non guido io l'agenda. Penso che la scadenza posta da Etihad riguardi le prossime settimane e quindi sarà inevitabile un'accelerazione". "Siamo disponibili a seguire l'operazione a condizione che, con il ritorno all'utile dal 2017, possiamo uscire dall'azionariato restando finanziatori, perché il nostro mestiere è dare credito. Se non si realizzerà non sarà responsabilità di Intesa Sanpaolo ma di qualche altro interlocutore che sta su questo tavolo", ha concluso. Intesa, come UniCredit, è sia azionista sia creditore di Alitalia.
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