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Aumenti degli stipendi: bene i privati, al palo il pubblico impiego

Pubblicato 28.01.2013, 15:39
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Investing.com – Da un rilevamento condotto dall’Istat risulta che alla fine di dicembre 2012 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica , corrispondevano al 71.6% dei dipendenti occupati e al 68.1% del monte retributivo.

L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie ha registrato a dicembre, per i dipendenti del settore privato,  un incremento tendenziale del 2.2% mentre è rimasto invariato per quelli del settore pubblico.

I maggiori incrementi tendenziali si sono avuti nei settori alimentari e bevande e tabacco con un 3.6%, chimica con il 3.3%, legno, carta e stampa e acqua e servizi di smaltimento rifiuti con un 3,0% per tutti, aumenti nulli per telecomunicazioni e, in generale, per tutti i comparti della pubblica amministrazione.

Alla fine di dicembre la percentuale dei dipendenti in attesa di rinnovo del contratto era del 28.4% riferita al totale dell’economia e del 6.8% se riferita al solo settore privato.

L’attesa media registrata per i rinnovi dei contratti scaduti è in media di 36.7 mesi per l’intero insieme degli occupati mentre sale al 39.8% se riferita ai soli dipendenti del settore privato.


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