ROMA (Reuters) - La Lega apre alla possibilità di occupare la casella chiave del prossimo governo di destra, dichiarandosi pronta ad occuparsi "con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze."
La scelta del nuovo titolare del ministero dell'Economia e Finanze (Mef) è al momento il grattacapo più grande per la premier in pectore Giorgia Meloni.
"Per la Lega sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze", si legge in una nota del partito di Matteo Salvini.
Il nome leghista più accreditato per il Mef sarebbe secondo fonti quello del ministro dello Sviluppo Economico uscente Giancarlo Giorgetti che, interrogato sul tema, ha risposto con una risata.
Negli ultimi giorni è tornata a farsi strada la possibilità che Meloni affidi il ministero a un politico, alla luce dell'indisponibilità di diversi tecnici.
Secondo diverse fonti, avrebbero rifiutato il membro del board della Bce Fabio Panetta, l'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco e il ministro dell'Economia uscente Daniele Franco.
Il vicepresidente di Morgan Stanley (NYSE:MS) Domenico Siniscalco, che ha già guidato via XX settembre 18 anni fa, sarebbe secondo fonti politiche disponibile, ma Meloni non lo avrebbe contattato.
(Rodolfo Fabbri, editing Alvise Armellini, Sabina Suzzi)