KIEV (Reuters) - Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la situazione nelle quattro regioni dell'Ucraina che Mosca ha unilateralmente dichiarato parte della Russia si sta rivelando "estremamente difficile", in una delle sue più esplicite ammissioni pubbliche del fatto che l'invasione non stia andando secondo i suoi piani.
Nei commenti rilasciati in occasione della Giornata dei Servizi di Sicurezza in Russia, il presidente ha anche chiesto di rafforzare la sorveglianza. Le parole di Putin hanno fatto seguito a una visita in Bielorussia, stretta alleata di Mosca, che ha alimentato i timori, poi smentiti dal Cremlino, che il Paese possa aiutare la Russia ad aprire un nuovo fronte nell'invasione contro l'Ucraina.
Kiev ha rinnovato l'appello agli alleati affinché forniscano più armi dopo che alcuni obiettivi energetici ucraini sono stati colpiti da droni russi nel terzo attacco aereo alle infrastrutture elettriche in sei giorni.
Putin ha ordinato ai Servizi Federali di Sicurezza (Fsb) di intensificare la sorveglianza della società russa e dei confini del Paese per combattere "l'emergere di nuove minacce" dall'estero e di traditori in patria. I Paesi occidentali hanno imposto sanzioni senza precedenti alla Russia e il rublo oggi è crollato ai minimi di sette mesi rispetto al dollaro, dopo che l'Unione europea ha concordato di imporre un tetto ai prezzi del gas, una delle principali esportazioni russe.
In una rara ammissione che l'invasione dell'Ucraina non procede come previsto, Putin ha avvertito della difficile situazione nelle regioni dell'Ucraina che Mosca ha annesso a settembre e ha ordinato all'Fsb di garantire la "sicurezza" delle persone che vivono in quelle aree.
"La situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile", ha detto Putin in un discorso video agli addetti alla sicurezza tradotto da Reuters.
A settembre, Putin ha cercato di riprendere l'iniziativa dopo una serie di sconfitte sul campo di battaglia dichiarando che quattro regioni parzialmente occupate nell'est e nel sud dell'Ucraina si erano unite alla Russia. Kiev e gli alleati occidentali hanno definito la mossa come illegale.
A ottobre, le forze russe si sono ritirate in una delle regioni - Kherson - e si sono trincerate altrove. Non sono riuscite a guadagnare terreno e all'inizio del mese Putin ha avvisato che la guerra potrebbe essere un "processo lungo".
Ieri Putin si è recato per la prima volta in Bielorussia dal 2019, dove, in una conferenza stampa tenutasi in tarda serata, ha esaltato i legami sempre più stretti con il leader bielorusso, ma non ha quasi menzionato l'Ucraina. Oggi le agenzie di stampa russe hanno riportato che la Bielorussia ha raggiunto un'intesa con Mosca sulla ristrutturazione del suo debito e ha stabilito un prezzo fisso per il gas russo per tre anni.
Nel frattempo, Kiev ha cercato di ottenere più armi dall'Occidente dopo settimane di attacchi alle strutture energetiche che hanno interrotto le forniture di energia elettrica e di acqua a causa delle temperature rigide.
"Armi, proiettili, nuove capacità di difesa... tutto ciò che ci darà la possibilità di accelerare la fine di questa guerra", ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.
L'esercito ucraino ha comunicato di aver abbattuto 30 dei 35 droni "kamikaze" lanciati dalla Russia ieri, per lo più contro la capitale Kiev. I velivoli senza pilota volano verso il proprio obiettivo, lasciandosi poi precipitare ed esplodere all'impatto.
I funzionari ucraini hanno riferito che cinque persone sono state uccise nella regione orientale di Donetsk e quella meridionale di Kherson e otto sono rimaste ferite, e che 21 missili hanno interrotto la corrente elettrica nella città di Zaporizhzhia.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)