MILANO (Reuters) - Il turco Ahmet Davutoglu ha annunciato oggi le sue dimissioni da leader del partito AK al governo e di conseguenza da primo ministro, assecondando la mossa del presidente Tayyip Erdogan per la creazione di una presidenza esecutiva potente.
In un discorso in cui ha difeso il suo operato ma ha promesso lealtà ad Erdogan, Davutoglu ha sottolineato di aver mantenuto intatti il partito e il governo durante un periodo tumultuoso.
Dopo una riunione dei vertici del partito, fondato e dominato da Erdogan, Davutoglu ha detto ai giornalisti che, viste le attuali circostanze, non correrà ancora per il posto di leader al congresso straordinario del partito del prossimo 22 maggio.
Le dimissioni di Davutoglu lasciano il paese nell'incertezza politica proprio quando l'Europa ha bisogno del suo aiuto per gestire la crisi migratoria e Washington necessita di sostegno per combattere lo Stato islamico in Siria e Iraq.
Potrebbero inoltre essere indette le terze elezioni politiche in meno di 18 mesi.